Per un mondiale di Formula 1 che si è chiuso, ce n'è subito un altro pronto a riaprirsi. Non subito ovviamente, ma per qualcuno è già ora di mettersi in gioco: si tratta della Williams e, in particolare, di Robert Kubica. Il pilota polacco, a sette anni di distanza dall'incidente che, di fatto, chiuse anzitempo la sua carriera in F1, sembra essere l'indiziato numero uno per sostituire Felipe Massa, appena ritiratosi dall'attività agonistica. Il test della verità Robert lo ha effettuato sul cirucito di Abu Dhabi, dove l'ultimo mondiale si è chiuso con il successo di Bottas solo tre giorni fa: l'intento del team di Grove è stabilire se, effettivamente, il polacco sia fisicamente in grado di gareggiare nuovamente nella competizione madre delle corse, attraverso una serie di giri in pista in una monoposto predisposta su misura del pilota. A incoraggiare e monitorare le prestazioni di Kubica, ai box è presente anche l'ex campione del mondo Nico Rosberg.
Raikkonen il più veloce
Quello di Abu Dhabi non è il primo test effettuato da Kubica che, già da mesi, è alle prese con le sessioni di prova per un eventuale ritorno in pista. Finora, la maggior parte dei suoi giri (ripartiti in 5 sessioni) li ha effettuati con la Renault, l'ultimo dei quali, ad agosto, con una vettura ufficiale del 2017, peraltro andato benissimo. Nel giorno del test con le gomme Pirelli 2018, in una mattinata dominata da Raikkonen il polacco si è districato con la solita classe, andando a registrare un buon 1'41'296: il settimo tempo, davanti a un Fernando Alonso protagonista di un paio di stop, dovuti a un guasto tecnico e a un fuoripista. Per Kubica, invece, solo un rallentamento dovuto a una foratura. I test con i nuovi pneumatici proseguiranno sullo Yas Marina Circuit fino alle 15 orea italiana (le 18 locali).
Kubica bis?
Se dovesse centrare l'obiettivo e convincere la Williams a investire su di lui, Robert Kubica tornerebbe a competere in un mondiale di Formula 1 per la prima volta da sette anni a questa parte. Il grave incidente di Andora del febbraio 2011, nel quale era incorso durante una competizione di rally, aveva provocato danni fisici serissimi al pilota: frattura alla gamba destra, emorragia interna e lesioni multiple alla mano, alla spalla e al braccio destro. Lesioni che hanno costretto il polacco a dire addio al campionato in procinto di iniziare (fu sostituito da Heidfeld) e, man mano, alle corse di F1. Dopo diversi interventi chirurgici, Kubica ha iniziato a riprendere confidenza con i motori partecipando a qualche campionato di rally prima di tentare, nel 2016, il clamoroso rientro in F1.