Torna a scorrere sangue in Nigeria, ad appena 10 giorni dalla strage di Mubi, nella quale erano morte oltre 50 persone: due donne kamikaze si sono fatte esplodere, stavolta, in un mercato della città di Biu, a circa 185 chilometri in direzione sud da Maiduguri, nota per essere la capitale della regione del Borno. Le attentatrici si sarebbero fatte esplodere alle 11.30, più o meno in corrispondenza dell'orario di punta, saltando in aria nei pressi di una stazione dei pullman. Il portavoce della Polizia dello Stato di Borno, Victor Isuku, ha riferito di “due donne” che, “entrate in città, hanno fatto detonare le loro cinture esplosive”, provocando il ferimento di 53 persone e uccidendone 13.
Due esplosioni
Un duplice attentato suicida, dunque, messo in atto probabilmente da due persone appartenenti al nucleo jihadista di Boko Haram, tristemente noto per essere particolarmente attivo in questa zona della Nigeria. A sostenerlo è stato il leader della comunità, Aliyu Idrisa, il quale ha sostenuto che le esplosioni si sono erificate mentre alcuni volontari stavano consegnando delle derrate alimentari alla popolazione: quasi tutti i beneficiari del servizio erano persone rimaste vittime delle violenze perpetrate propriot dalla sanguinaria organizzazione terroristica, responsabile del clima di violenza e tensione che attanaglia l'intera regione del Nord nigeriano.
Dieci giorni dopo
I 13 morti sarebbero stati provocati dalla prima esplosione, mentre la seconda avrebbe ferito un alto numero di passanti. Secondo uno dei responsabili dei soccorsi (tuttora in corso), la prima donna si sarebbe fatta esplodere mentre, in modo insospettabile, era intenta a mangiare un frutto. Il nuovo bagno di sangue è arrivato a distanza di appena una decina di giorni dall'attentato di Mubi, nello Stato di Adamawa. In quell'occasione (era il 20 novembre scorso) a farsi esplodere era stato un ragazzino, all'interno di una moschea piena di fedeli, radunati lì per la preghiera del mattino. Il giovanissimo kamikaze si era fatto saltare in aria provocando una strage: 50 morti sul momento, altri deceduti in seguito a causa delle ferite riportate. Anche in quel caso, le autorità locali avevano indicato come responsabili i terroristi di Boko Haram.