Un uomo armato di coltello ha tentato di attaccare alcuni agenti di polizia nella stazione ferroviaria di Gand-San Pierre, in Belgio, a circa 50 chilometri dalla capitale Bruxelles. Non è ancora chiaro il movente dell'aggressione ma pare che l'assalitore sia rimasto seriamente ferito dai colpi d'arma da fuoco esplosi dai poliziotti per autodifesa e, al momento, sarebbe in ospedale dove verserebbe in fin di vita. La stazione è stata parzialmente chiusa per permettere i soccorsi e i rilevamenti del caso: nessun agente è rimasto ferito dall'uomo e, a quanto sembra, non vi sarebbero state ripercussioni sul traffico ferroviario. La Procura locale ha rivisto le informazioni diffuse dai media belgi, i quali avevano inizialmente riportato dell'avvenuta uccisione dell'assalitore e, nel frattempo, ha aperto un'inchiesta sull'accaduto.
Indagini in corso
Dopo 3 anni di allerta massima in merito al rischio terrorismo, le autorità del Belgio avevano predisposto, proprio lunedì scorso, l'abbassamento del livello. Al momento non è confermato che l'assalitore di Gand-San Pierre fosse connesso al fondamentalismo ma i pattugliamenti nelle zone sensibili, già presidiate perpetuamente dalle Forze dell'ordine, sono stati incrementati. La Procura, per ora, sta trattando il caso nei normali parametri, parlando di “un episodio grave”: l'uomo, a quanto sembra, avrebbe urlato il tipico inneggiamento ad Allah prima di brandire il coltello e tentare di avvicinare, fortunatamente senza conseguenze, gli agenti di polizia che in quel momento stazionavano all'interno della Gare de Gand-San Pierre.
Le circostanze del tentato attacco restano tuttora poco chiaro e sono al vaglio degli inquirenti. Il ministro degli Interni, Jan Jambon, ha diffuso un post via Twitter nel quale ha espresso solidarietà e sostegno nei confronti degli agenti della polizia ferroviaria intervenuti per bloccare l'uomo del quale, al momento, non sono state rese note le generalità.