Gli italiani sono sempre più vecchi! E' quanto rivela l'Istat nel suo bilancio demografico 2017. Secondo i dati forniti dall'Istituto nazionale di statistica, infatti, al 1 gennaio 2018 la popolazione residente è scesa a 60 milioni 494 mila, segnando una diminuzione di centomila persone, -1,6 per mille rispetto all'anno precedente.
Il calo delle nascite
Per il 2017 sono state conteggiate 464 mila nascite, dato che segna il nuovo minimo storico e il 2 per cento in meno rispetto al 2016, quando ce ne furono 473 mila. Si tratta della nona consecutiva diminuzione dal 2008, anno in cui furono pari a 577 mila. Il calo delle nascite rispetto al 2016 interessa gran parte del territorio, con punte del -7,0% nel Lazio e del -5,3% nelle Marche. Soltanto in quattro regioni si registrano incrementi: Molise (+3,8%), Basilicata (+3,6%), Sicilia (+0,6%) e Piemonte (+0,3%).
Più stranieri negli ultimi 5 anni
Nel 2017, si legge ancorta nel bilancio dell'IStat, il saldo migratorio con l'estero, positivo per 184mila unità, registra un incremento sul 2016, quando fu pari a +144mila unità. Aumentano le immigrazioni, pari a 337mila persone (+12%) mentre diminuiscono le emigrazioni, 153mila (-2,6% ).
Invariata l'aspettativa di vita
Resta invece stabile secondo gli indicatori demografici dell'Istat la speranza di vita degli italiani alla nascita, pari a 80,6 anni per gli uomini, come nel 2016, e a 84,9 anni per le donne, contro gli 85 anni del 2016. In virtù dei più rapidi miglioramenti nella mortalità maschile, se confrontati con quella femminile, il gap di genere si riduce nel 2017 a soli 4,3 anni. Si tratta del più basso divario riscontrato dalla metà degli anni '50, un periodo quest'ultimo dal contesto profondamente diverso rispetto a quello attuale, in cui le donne tendevano anno dopo anno ad ampliare le distanze dagli uomini.