I tre minorenni accusati del duplice stupro avvenuto a Rimini la notte del 25 agosto scorso ai danni di una turista polacca e di una trans peruviana sono stati condannati a una pena di 9 anni e otto mesi di reclusione. Lo ha riferito l'avvocato Marco Defendini che assiste due dei tre imputati. I tre ragazzi, due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e un nigeriano di 16, sono stati processati al tribunale dei minorenni di Bologna con il rito abbreviato. ll pm, Silvia Marzocchi, aveva chiesto una pena di 12 anni con il riconoscimento delle attenuanti generiche. Per i brutali episodi di violenza era già stato condannato a 16 anni di carcere Guerlin Butungu, il ventenne congolese, unico maggiorenne del branco e ritenuto il capobanda.
Questa mattina, prima dell'udienza, i difensori avevano spiegato che i tre minori erano pentiti e confidavano nella clemenza del giudice nella determinazione della pena anche se, consapevoli delle loro responsabilità, si attendevano comunque una sentenza esemplare. “Per quanto riguarda la difesa – aveva spiegato l'avvocato Defendini, legale dei due fratelli originari del Marocco – si tratterà solo di convincere il giudice ad essere il più clemente possibile. I profili di responsabilità sono chiari al 99 per cento”. I minorenni “hanno capito cosa hanno commesso – aveva proseguito – e stanno seguendo entrambi la scuola all'interno del carcere; si aspettano una pena esemplare per questi fatti. Poi sanno che per un lungo periodo dovranno rimanere in carcere anche in attesa di quello che potrà essere l'appello e la sentenza definitiva”. Per quanto riguarda il 16enne nigeriano, l'avvocato Alessandro Gazzea aveva sottolineato che il suo assistito “è pentito” ricordando che “ha confessato fin dal momento del fermo quanto accaduto” e per questo sa “di doverne pagare le conseguenze”.