Finora, cioè in questa campagna elettorale, non c'era ancora stato nessun confronto televisivo fra candidati. Sul ring del piccolo schermo, canale La7, trasmissione 'Otto e mezzo', salgono Matteo Salvini e Laura Boldrini per dare vita, dopo la stretta di mano di cortesia, a un confronto dai toni alti e votato all'offensiva dopo settimane di botta e risposta a distanza. Esordio col botto per il leader della Lega Nord che, riferendosi alla ormai ex presidente della Camera, la definisce “incapace e razzista” che “favorisce un'immigrazione senza controllo e danneggia gli italiani”. Un affondo che lascia presagire un confronto con ripetute scintille. E in effetti Boldrini non si lascia pregare: “armata” di cartelli con hashtag annessi, l'esponente di LeU affronta il tema dell'immigrazione spiegando che “i migranti sono la gallina dalle uova d'oro di Salvini” e che “senza di loro la sua carriera politica non sarebbe stata così”.
Migranti
La moderatrice, Lilli Gruber, prova ad andare al centro del problema: come si risolve il nodo migranti? Per il leader del Carroccio la risposta è semplice (nonché la medesima esposta in altre occasioni): “Bisogna espellere i clandestini migliorando gli accordi che ci sono o facendo nuovi accordi con i Paesi che ci mandano delinquenti”. Ed è tempo di hashtag per Boldrini che, esponendo un foglio con scritto #paroleparoleparole, ribadisce che “il centrodestra ha voluto la Bossi-Fini per creare un'irregolarità, perché sull'irregolarità c'è un economia che gira”. La replica di Salvini consiste nel mostrare un foglio dell'Inps, nel qual si parla di “una ragazza diabetica, cieca, che si vorrebbe mandare in pensione a 40 anni, nel 2047”. Restando in tema migranti, Boldrini 'ringrazia' il rivale: “Mi ha buttato addosso un'onda di odio, e ogni volta che c'era un reato commesso da uno straniero pubblicava l'hashtag 'risorse boldriniane', come se io avessi a che fare con i criminali e questo ha sollevato un'onda di odio verso di me e la mia famiglia ma anche tanto affetto, solidarietà. Quindi adesso le “#risorse salviniane” entrano in cassa, mi fanno risparmiare nella campagna elettorale”.
Paragoni e Macerata
Altro giro, altro cartello: stavolta Boldrini espone quello con su scritto “Donne, non bambole gonfiabili”. Chiaro riferimento all'episodio che, un paio d'anni fa, aveva visto Salvini protagonista in negativo, avendo paragonato l'allora presidente della Camera a tale oggetto. Un fatto per il quale il leader del Carroccio si è scusato con una punta di ironia: “Mi pento e mi dolgo, è il mercoledì delle Ceneri”. Ma, tornando al presente, i due hanno dibattuto anche sui fatti di Macerata, con Boldrini a sottolineare che “Salvini è un cattivo maestro: come fa a garantire sicurezza se non garantisce neanche i suoi?”. La replica secca: “Mica sono uno psichiatra”.