Minacce a un collega per assicurarsi il suo silenzio sugli abusi commessi. E' uno dei dettagli che emerge dall'inchiesta interna di Oxfam sullo scandalo a luci rosse che ha sconvolto l'ong. Dall'indagine è stato redatto un rapporto confidenziale, di cui il Guardian ha pubblicato alcuni estratti.
Il rapporto
Oltre alle violazioni dell'uso di prostitute e minacce fisiche, già note, emerge che un membro del personale sarebbe stato licenziato per aver utilizzato l'attrezzatura informatica dell'amministrazione per scaricare “materiale pornografico e illegale” su un laptop. Il rapporto – con i nomi degli ex dipendenti che sono stati licenziati a seguito dello scandalo – include dettagli su come sono venute alla luce le accuse e sul processo investigativo di Oxfam, che includeva interviste con circa 40 testimoni. I membri del personale che hanno avuto provvedimenti disciplinari per comportamenti scorretti provenivano da tutte le aree operative e da tutti i livelli, dai dirigenti agli assistenti. Nel dossier è descritto don dovizia di particolari il controverso accordo che avrebbe consentito a, Roland van Hauwermeiren (ex direttore di Oxfam Haiti), di dimettersi tranquillamente in cambio di aiuto per l'inchiesta.
Haiti
Oltre all'utilizzo delle prostitute, il rapporto osserva che Van Hauwermeiren è stato anche accusato di “negligenza e incapacità di salvaguardare i dipendenti, in particolare le lavoratrici”. La settimana scorsa il responsabile belga si era difeso in alcune interviste su quotidiani belgi affermando di non aver mai organizzato orge, di non aver avuto rapporti sessuali con prostitute e di non “essere mai entrato in un bordello” ad Haiti. Aveva solo riconosciuto di aver avuto rapporti sessuali con una “donna matura“, senza mai aver pagato denaro. Nell'inchiesta interna di Oxfam del 2011, tuttavia, iaveva ammesso di aver avuto rapporti con prostitute al suo domicilio di Haiti, che era pagato da Oxfam. L'Ong allora aveva suggerito al responsabile “un'uscita dignitosa, a patto di cooperare pienamente con il resto dell'inchiesta”.
Trasparenza
In una dichiarazione che accompagna il documento, Oxfam ha spiegato i motivi della pubblicazione del rapporto: “Stiamo facendo questa pubblicazione eccezionale perchè vogliamo essere il più trasparenti possibile sulle decisioni che abbiamo preso durante questa particolare indagine e in riconoscimento della violazione della fiducia che è stata causata. Ci incontriamo anche con il governo di Haiti per chiedere scusa per i nostri errori e discutere di cosa possiamo fare di più, anche per le donne colpite da questi eventi. Speriamo che questo contribuisca anche a ricostruire la fiducia di chi sostiene il nostro lavoro”.