Ha aperto i battenti a Palazzo Velli Expo (Roma) la mostra itinerante multimediale “Controllo Sociale e Psichiatria: violazioni dei diritti umani”. La mostra, organizzata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (Ccdu) è composta di pannelli e documentari video, e riprende il percorso museale del Museo Permanente sulla Psichiatria di Los Angeles (California, Usa).
Orrori del passato
“Se credete che il periodo buio della psichiatria – principia il comunicato stampa – un inferno con manicomi, contenzioni, elettroshock e lobotomie, appartenga ormai al passato, la mostra vi farà cambiare idea: la psichiatria dal volto umano rappresenta solo un’apparenza, dietro la quale si nascondono gli stessi orrori, sebbene mascherati da opportune campagne mediatiche”.
“L’elettroshock – prosegue il cpmunicato – è stato ribattezzato Tec (Terapia Elettroconvulsivante): l’unica differenza è che viene fatto sotto anestesia, ma gli effetti negativi sono gli stessi. La contenzione sta assumendo nuove forme: l’immobilizzazione fisica viene ancora usata (basti pensare a Francesco Mastrogiovanni, morto a Vallo della Lucania nel 2009 dopo tremenda agonia, legato al letto di contenzione per oltre 90 ore) ma è sempre più integrata dalle cosiddette camicie di forza chimiche – pillole a lento rilascio”.
Tso
Roberto Cestari, presidente del Ccdu, ribadisce su Arte.it. la necessità di riformare l’istituto del Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso) in senso garantista: “Troppe persone muoiono ogni anno nel corso di un Tso, e questo non può più essere tollerato. La legge attualmente in vigore prevede alcune garanzie ma, nella pratica quotidiana, si è ormai consolidata una tendenza ad aggirarle o ridurle, a danno del paziente. La nostra Costituzione – articolo 32 – prevede la possibilità di trattamenti sanitari obbligatori, ma impone in ogni caso il ‘rispetto della persona umana’, ed è ora che queste parole diventino realtà”.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 11 marzo.