Dopo oltre due anni di indagini, sembra avere un nome l'omicida di Francesco Fiorillo, avvenuto la sera del 15 dicembre 2015 in Contrada Suriani della frazione Longobardi di Vibo Valentia.
Due sicari
La Polizia di Stato vibonese sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Zuliani, di 26 anni, ritenuto dagli investigatori uno dei due presunti responsabili dell'omicidio di Fiorillo. Dalle indagini della Squadra mobile di Vibo e del Servizio centrale operativo di Roma, coordinati della Procura, è infatti emerso che Fiorillo era stato freddao da due sicari che lo avevano atteso nascosti nella vegetazione vicino al cancello del suo podere per poi sparargli contro 7 colpi con due diverse armi tutti andati a segno.
Le prove
Un contributo importante alle indagini è giunto dalla ricostruzione in 3D della scena del crimine effettuata dal Servizio polizia scientifica. Vicino al luogo del delitto furono trovati un paio di guanti in lattice, di cui uno con l'indice tagliato. I successivi accertamenti tecnici hanno poi individuato tracce di residui di polvere da sparo e isolato il profilo biologico di un uomo risultato essere Zuliani. Oggi l'arresto.
Agguato mafioso
Le modalità dell’agguato sono quelle tipiche degli omicidi di mafia, nonostante la vittima non venga ritenuta dagli inquirenti un criminale. Il luogo dell’agguato – a poche centinaia di metri da quello in cui l’11 marzo 2010 è stato ucciso l’assicuratore Michele Palumbo – viene ritenuto sotto il ferreo controllo del clan camorristi dei Piscopisani e dei Tripodi.