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Papa Francesco: “I poveri hanno bisogno di Dio”

Sono lieto di accogliervi in occasione del vostro pellegrinaggio a Roma, come membri della famiglia del Prado, impegnati a dare quotidianamente la vita al seguito e sull’esempio di Padre Antoine Chevrier al servizio dei più poveri”. Con queste parole Papa Francesco ha accolto, nella Sala del Concistoro, i 30 membri dell’Associazione dei preti del Prado (fondata a Lione nel 1860 dal Beato Antoine Chevrier), giunti in Vaticano: “Questo incontro mi offre l’opportunità di ringraziare con voi il Signore per il cammino compiuto dal tempo in cui il vostro Beato fondatore, colpito dall’indigenza dei più diseredati del suo tempo, decise di farsi prossimo ad essi perché potessero conoscere e amare Gesù Cristo… voi siete ormai una bella famiglia di sacerdoti, di suore e di donne laiche consacrate, distribuiti in vari Paesi, abitati dallo stesso amore di Gesù che si è fatto povero tra i poveri, e dallo stesso ardore per evangelizzare”.

Le povertà del nostro tempo

Rivolgendosi ai rappresentati dell'Opera fondata da p. Chevrier, il Santo Padre ha ricordato che “la nostra epoca conosce, anch’essa, le sue povertà, antiche e nuove, materiali e spirituali, e sono tanti, intorno a noi, coloro che sperimentano la sofferenza, le ferite, le miserie e le angosce di ogni tipo”. Essi, ha proseguito, “sono molto spesso lontani dalla Chiesa, e ignorano completamente la gioia e la consolazione che vengono dal Vangelo”. Per questo, ha precisato il Pontefice, “la missione da compiere in mezzo a loro è immensa e la Madre Chiesa è felice di poter contare sull’appoggio dei discepoli di Padre Chevrier. Non posso, infatti, che approvare e incoraggiare l’azione pastorale che voi portare avanti secondo il carisma proprio dei vostri istituti, un carisma che mi tocca personalmente e che è al cuore del rinnovamento missionario a cui tutta la Chiesa è chiamata; perché esiste – ha ricordato citando l'Evengelii gaudium – una 'intima connessione tra evangelizzazione e promozione umana, che deve necessariamente esprimersi e svilupparsi in tutta l’azione evangelizzatrice'”.

Sulle orme di p. Chevrier

E' sull'esempio del loro fondatore, beatificato da san Giovanni Paolo II nel 1986, che l'opera dell'Associazione dei preti del Prado ha impostato la sua missione, basandosi anche sugli orientamenti forniti dall'allora pontefice in occasione della beatificazione: “Parlate di Gesù Cristo con la stessa intensità di fede di Padre Chevrier… I poveri hanno il diritto che si parli loro di Gesù Cristo. Hanno diritto al Vangelo e alla totalità del Vangelo”. Papa Francesco ha poi ricordato che “l’immensa maggioranza dei poveri ha una particolare apertura alla fede; hanno bisogno di Dio, e la mancanza di attenzione spirituale nei loro confronti costituisce la peggiore discriminazione”. Salutando i sacerdoti dell'Associazione, il Santo Padre ha incoraggiato a “ritornare continuamente alla magnifica figura del vostro fondatore, a meditare la sua vita, a chiedere la sua intercessione. L’esperienza spirituale che egli ha intensamente vissuto – un’immensa compassione per i poveri, la comprensione e la condivisione delle loro sofferenze e, nello stesso tempo, una contemplazione dello spogliarsi di Cristo che si è fatto uno di loro – è stata la sorgente del suo ardore apostolico. E lo sarà anche del vostro dinamismo missionario”.

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