Commosso per le preghiere e la vasta solidarietà in favore del piccolo Alfie Evans, rinnovo il mio appello perché venga ascoltata la sofferenza dei suoi genitori e venga esaudito il loro desiderio di tentare nuove possibilità di trattamento”. Questo il nuovo pensiero del Santo Padre Francesco sul caso del bimbo di Liverpool, affidato a Twitter nel giorno in cui i medici dell'Adler Hey Children's Hospital dell città britannica avrebbero dovuto essere avviate le procedure per staccare la spina che lo tengono ancora in vita. Il procedimento era previsto per le 13.30 locali, le 14.30 in Italia: il bambino di poco meno di due anni, affetto da una malattia neurodegenerativa grave ma ancora non diagnosticata, avrebbe dovuto ricevere la sospensione delle cure ma, dopo un primo rinvio di due ore, la decisione sul distacco delle macchine è stata nuovamente rimandata, come annunciato dal papà Thomas, contrario a questa procedura. Il giovane e sua moglie vorrebbero portare il figlio al Bambino Gesù di Roma, pronto a farsene carico.
E' per questo che Mariella Enoc, presidente dell'ospedale vaticano, è partita stamattina insieme ad un medico specialista in anestesia e rianimazione da Fiumicino per raggiungere Liverpool su invito della famiglia Evans. La Enoc, come le ha chiesto Papa Francesco la scorsa settimana, tenterà “il possibile e l’impossibile perché Alfie Evans venga al Bambino Gesù”. La Enoc ha detto all'Ansa di aver incontrato i genitori del bambino ricordando che in questi casi “i genitori vanno molto seguiti, molto accompagnati, molto ascoltati“. La presidente del “Bambino Gesù” ha anche aggiunto che la Gran Bretagna “è un Paese diverso dal nostro” e che “non si poteva fare altro”. L'augurio della Enoc è che “questo caso, come prima quello di Charlie, possa servire anche per parlarne un po'. Serve una discussione laica”. Nelle scorse ore è arrivata al presidente dell'Alder Hey Children’s Hospital una lettera struggente delle mamme della sede di Palidoro del “Bambino Gesù”, vicino Roma, con figli in condizioni analoghe a quelle di Alfie, con la toccante missiva di accompagnamento della presidente del nosocomio pediatrico del Papa, Mariella Enoc. Intanto i ministri degli Esteri Angelino Alfano e dell'Interno Marco Minniti, raccogliendo l’invito di Steadfast Onlus e di Giorgia Meloni, hanno concesso la cittadinanza al piccolo, nella speranza che l'essere cittadino italiano permetta, al bambino, l'immediato trasferimento in Italia. “Auspichiamo che l'ospedale rilasci immediatamente il nostro concittadino”, il commento di Steadfast Onlus.
Nella stanza dell'ospedale è presente, insieme ai genitori del bambino, don Gabriele Brusco, sacerdote italiano che vive a Londra che lunedì scorso – come raccontato da In Terris – ha raggiunto Liverpool ed ha amministrato l'unzione degli infermi ad Alfie. Il prete ha impartito la cresima al piccolo e ha parlato con lo staff sanitario della possibilità di fare obiezione di coscienza. Fuori dall'ospedale si sta svolgendo una manifestazione spontanea a sostegno delle ragioni della mamma e del papà del piccolo Alfie. Media locali rivelano che la folla ha tentato l'irruzione in ospedale, venendo respinta dalla polizia che ha bloccato l'ingresso. Poco prima che iniziassero le procedure per staccare i macchinari, la Corte europea dei diritti umani ha respinto il ricorso d'urgenza dei genitori di Alfie per fermare il processo di morte di loro figlio.