Il tema dell'esposizione del crocifisso negli edifici pubblici torna ciclicamente al centro delle cronache. Stavolta l'attenzione si sposta in Baviera, dove a partire dall'1 giugno il simbolo religioso dovrà tornare sulle pareti degli uffici, mentre è già presente in scuole e aule di tribunali. Lo ha stabilito un decreto regionale e la novità è stata annunciata da Markus Söder (Csu), leader del governo locale, che si è fatto immortalare mentre appende un crocifisso nel proprio ufficio. La decisione, tuttavia, ha trovato l'opposizione di un gruppo di studenti dell'Università di Ratisbona, che ha lanciato una raccolta firme.
Finora 27mila studenti hanno aderito a questo moto contro il simbolo cristiano. Secondo loro, il crocifisso “non tiene conto dei dettami sulla neutralità ideologica dello Stato”. Il testo della petizione, i cui promotori ritengono dunque il crocifisso il simbolo di un'ideologia, sottolinea in più passaggi che la Baviera è un luogo cosmopolita, abitato da persone di diverse fedi che con l'entrata in vigore di questo decreto si troverebbero costrette a lavorare in ambienti in cui troneggia un simbolo cristiano. Come riferisce Euronews, il decreto “trova pareri discordanti anche all'interno della Chiesa cattolica, per la quale questo potrebbe segnare l'avvio di una una sorta di guerra religiosa”. Più favorevole è invece la Chiesa evangelica tedesca, che parla di “croci simboli di religione, il che le rende un promemoria che l'umanità è al centro dell'attenzione“.