Il calcio è la continuazione della politica con altri mezzi. E' proprio il caso di dirlo, dopo l'ennesima crisi diplomatica scaturita intorno ad una partita di calcio. Scintille nel Golfo, dove l'Arabia Saudita è intenzionata ad intraprendere un'azione legale nei confronti dell'emittente beIN Sports, del Qatar, che sta trasmettendo le gare del Mondiale di Russia, comprese quelle della compagine saudita. L'emittente ha acquisito direttamente dalla Fifa i diritti per tutto il Medio Oriente e il Nord Africa. Il punto, però, è che beIN Sports, insieme alla sua società madre Al Jazeera, è stata bloccata in Arabia Saudita a seguito delle tensioni nate esattamente un anno fa, quando da Ryad piombò sul Qatar l'accusa di sostenere il terrorismo. Accusa che il piccolo ma ricco Paese del Golfo, che ospiterà la prossima edizione dei Mondiali nel 2022, nega vigorosamente.
Ora la Fifa ha chiesto ai due Paesi di trovare un accordo per consentire ai cittadini sauditi di seguire la propria Nazionale. Ma, complici le ruggini oramai consolidatesi tra i due Paesi, non è stato trovato alcun compromesso. L'Arabia Saudita ha giocato già la prima partita, all'esordio del torneo contro l'ospitante Russia, che ha sconfitto i sauditi con un roboante 5-0, e nel Regno non è stato possibile assistervi se non attraverso canali pirata. La stessa prassi è diffusa in Egitto, altro Paese la cui Nazionale partecipa al Mondiale, ma anche altro Paese che ha l'anno scorso ha iniziato una crisi diplomatica con il Qatar. Le autorità egiziane hanno fatto sapere che i propri cittadini hanno “il diritto” di seguire le partite e hanno chiesto alla Fifa di trovare una soluzione.
Nel mentre, lo scambio di accuse nel Golfo è acceso. “Saranno prese le necessarie azioni legali in relazione alle infrazioni commesse contro il Regno dell'Arabia Saudita, i suoi sport e funzionari e per lo sfruttamento degli sport per raggiungere obiettivi politici”, ha twittato Turki al-Sheikh, presidente dell'Autorità sportiva saudita dopo la partita d'esordio della sua Nazionale. Il calcio non fa altro che esacerbare i rapporti politici. Ad inizio mese il re saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud si era detto molto preoccupato per i negoziati in corso tra la Russia e il Qatar per l'acquisto da parte di Doha del sistema di difesa aerea S-400. “(In questa situazione) il regno sarebbe pronto a prendere tutte le misure necessarie per eliminare questo sistema di difesa, inclusa l'azione militare” ha dichiarato il sovrano in una lettera diretta al presidente francese, Emmanuel Macron, e riportata dal quotidiano “Le Monde”.