Emozioni senza fine nel Gruppo C: alla fine passano, in rigoroso ordine, Spagna e Portogallo con i lusitani che si mordono i gomiti per la ghiottissima occasione persa dato che, fino al novantesimo, avevano in mano la partita con l’Iran e blindato il primo posto che avrebbe garantito un ottavo meno problematico. Ronaldo che sbaglia un rigore che poteva chiudere la partita e la Spagna che si rimette in sella a una manciata di minuti dalla fine danno la dimensione di quanto accaduto tra Kaliningrad e Saransk. Una sfida sul doppio binario Spagna-Marocco e Iran-Portogallo.
Equilibri precari
Che non saranno gare facili lo si capisce da subito. Al Kaliningrad Stadium il Marocco, nonostante sia già con le valige pronte per tornare a casa, passa in vantaggio approfittando di una grave disattenzione di Iniesta e Sergio Ramos con Boutaib che si presenta solo davanti a De Gea e lo infila facendogli passare la palla sotto le gambe. La Spagna è la Spagna, sempre: possesso palla infinito ma la squadra di Hierro non graffia. Iniesta si fa perdonare dell’errore iniziale e sale in cattedra, disegnando trame pregevolissime, di grande qualità. Isco è bravo a inserirsi tra le linee e altrettanto a farsi trovare pronto all’appuntamento con il centro al bacio di Don Andres e ristabilisce a stretto giro l’indirizzo del match. Ma gli equilibri del girone si spezzano a pochi minuti dall’intervallo quando Quaresma, gran gol di interno collo, porta avanti i suoi nella sfida di Saransk. E dopo i primi quarantacinque minuti, Portogallo primo, Spagna seconda. Non cambia la musica nella ripresa anzi, il Portogallo avrebbe pure l’occasione per chudere il conto, ma il suo uomo di maggior prestigio, Cristiano Ronaldo, bravo a procurarsi un calcio di rigore, concesso con un pizzico di generosità, non è altrettanto bravo a chiuderla facendosi ipnotizzare e intuire la traiettoria dal portiere dell’Iran Ali Beiranvand.
Palpitazione Roja
Altre emozioni nell’altra sfida. Si gioca tutto nel finale perché il Marocco, in un paio di occasioni vicino al raddoppio e bravo a non mollare davanti a una Spagna padrona del campo ma a tratti impalpabile e incapace di costruire azioni da gol, trova meritamente il 2-1 con un ragazzino, El Nesyr, che di testa sovrasta un monumento come Sergio Ramos e la indirizza dove De Gea non può arrivare. E la Spagna torna a tremare. I suoi attacchi sono convulsi, dettati più dalla forza della disperazione che altro. Il pari però arriva a meno di nove dalla fine quando Aspas corregge di tacco in rete un centro dalla destra. L’arbitro Irmatov in un primo momento annulla ritenendo lo spagnolo in offside, poi consulta il Var e convalida: due pari a Kalingrad mentre Portogallo sempre avanti a Saransk. Finale all’arma bianca, la Spagna ci prova fino alla fine, come nell’altra sfida l’Iran che nel finale trova un giustissimo rigore. Finisce 1-1 tra Iran e Portogallo, 2-2 tra Spagna e Marocco, con gli iberici primi di girone per aver segnato un gol in più dei lusitani che finiscono secondi.
Ronaldo, rigore decisivo
Quel rigore sbagliato da Ronaldo stavolta pesa come un macigno perché agli ottavi i portoghesi saranno costretti a vedersela contro l’Uruguay che ha maramaldeggiato nel proprio girone, mentre gli spagnoli affronteranno i padroni di casa della Russia. Emozioni tante, quelle di un mondiale mai banale, dove nulla è scontato, con le piccole (stasera vedi Iran e Marocco) capaci sempre di distinguersi. E’ un dispiacere perderle ma è il gioco del calcio. Avanzano dunque Spagna e Portogallo, con quest’ultimi a interrogarsi su quel che poteva essere e non è stato. Ma è giusto così. Di sicuro saranno due ottavi di grande spessore.