AAgivano in branco, aggredivano coetanei con calci e pugni armati di mazze e tirapugni per rapinarli. Arrestati, nel Napoletano, cinque minorenni: due fratelli di 16 e 15 anni di Casavatore (Napoli), un 14enne di Casoria, un 16enne di Casavatore e un 17enne di Casoria, nel frattempo diventato maggiorenne.
I due fratelli destinatari del provvedimento restrittivo sono imparentati alla lontana con esponenti del clan Pagano. I ragazzi di Casoria invece vengono da famiglie che vivono in condizioni di forte disagio. Il sedicenne è figlio di un onesto artigiano.
L'aggressione di marzo
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Casoria, le loro aggressioni erano finalizzate alle rapine. L'esecuzione dell'ordinanza di collocamento in comunità, emessa dal gip del Tribunale per i minorenni di Napoli a carico dei cinque, è scattata per una tentata rapina messa a segno lo scorso 28 marzo. In quella occasione, i due quindicenni aggrediti in via Locatelli avevano reagito al tentativo del gruppo formato da una decina di adolescenti di prendere i loro zaini. Il branco li aveva seguiti e poi avvicinati chiedendo “Ma che avete lì dentro?”. Al diniego di mostrare il contenuto delle borse, era scattato il pestaggio con calci, pugni e con un tirapugni, causando alle vittime lesioni guaribili in 6 e 7 giorni.
Clan Pagano
Cesare Pagano – classe '69 – è uno dei leader e fondatori del cartello 'scissionista' di Secondigliano – quartiere nord di Napoli – assieme a suo cognato Raffaele Amato. Il clan Amato-Pagano ha iniziato una guerra, nota come la faida di Scampia, con il clan Di Lauro per assumere il controllo della principale piazza di spaccio di droga di Napoli che ha provocato la morte di circa 70 persone tra il 2004 e il 2005. Cesare, fino al suo arresto nel luglio 2010, è stato nella “lista dei più ricercati d'Italia” del ministero italiano degli Interni già da marzo 2009, per associazione camorristica, traffico internazionale di stupefacenti e altri reati.