Nessun accordo tra Ungheria, Repubblica Ceca e Germania per velocizzare le pratiche di respingimento dei migranti. La prima smentita è arrivata dal premier ceco Andrej Babis, secondo il quale sono “completamente insensate” le informazioni secondo cui la Repubblica Ceca sarebbe uno dei 16 Stati che hanno siglato un'intesa con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Successivamente anche da Budapest è arrivata la smentita: “non c'è alcun accordo con la Germania sui richiedenti asilo”, ha detto un portavoce di governo magiaro.
Il malinteso è nato dopo la lettera inviata dalla Merkel ai vertici della Cdu e alla Spd – anticipata dalla Dpa – nella quale scriveva di aver stretto rapporti con 16 nazioni, la “coalizione dei volenterosi”, per aiutare la Germania sui profughi. Oltre a Grecia e Spagna, primi due firmatari disponibili a riprendersi i profughi dalla Germania già registrati entro i loro confini, ci sarebbero (si legeg nella lettera) anche tre dei quattro “ribelli” di Visegrad. Secondo la Dpa, insomma, Polonia, Ungheria e la Repubblica ceca sembravano indisponibili a farsi carico dei rifugiati. Oggi, però, la smentita.
Macron
Sull'argomento è entrata anche la Francia. “Non credo alle voci che parlano di blocchi nell'Unione europea. In questi tempi difficili bisogna ritrovare un volto unito nel rispetto della nostra storia comune. E' quello che abbiamo fatto a conclusione dei negoziati con Andrej Babis, primo ministro della Repubblica ceca, Peter Pellegrini, primo ministro della Slovacchia, e tutti gli omologhi europei, trovando soluzioni comuni sulla questione migratoria”. E' quanto ha affermato questa mattina, in due tweet, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.