E'finito sulla classica dell'Alpe d'Huez il Tour de France di Vincenzo Nibali, caduto dalla sua bici per l'urto con una motocicletta della Gendarmerie proprio quando la sua corsa sembrava essere sul punto di svolta. Sfortunato lo Squalo siciliano, punito dal sensibile restringimento della carreggiata durante la famosa serie di tornanti che chiude la tappa sull'Alpe ma, comunque, stoico nel risalire in sella e nel proseguire fino alla linea del traguardo (con un ritardo di appena 13'' dal vincitore Thomas), nonostante le sue condizioni fossero da subito apparse piuttosto serie. E, a conferma di questo, le impressioni del primo momento si sono purtroppo dimostrate veritiere: frattura a una vertebra e Tour finito.
L'incidente
Peccato davvero perché, nelle ultimissime uscite, Nibali era apparso in grande spolvero e sembrava davvero che il suo Tour de France stesse cominciando ora. E questo lo sapeva benissimo anche lui: “E' stato un peccato perché stavo bene. La condizione c'era. Ci credevo fortemente, la gamba girava bene. Volevo partire per vedere se qualcuno stava bene e reagiva. Sono cose che possono accadere…”. Poi lo Squalo spiega cosa è successo durante le 21 curve dell'Alpe d'Huez: “C'era tanta gente, in quel punto la strada si stringeva e non c'erano le transenne, c'erano le moto della polizia e si è creato un rallentamento, ma non ho capito cosa sia successo. Io sono andato giù”. Fin da subito è apparso chiaro che la botta presa era stata importante, così come evidente era il dolore provato da Nibali che, però, ha tentato, riuscendoci, di portare a termine la sua strategia di allungo, riuscendo a ottenere un comunque ottimo piazzamento a una manciata di secondi dalla Maglia gialla.
L'annuncio
E' stato lo stesso Nibali a dare l'annuncio del forfait forzato da una competizione che aveva appena iniziato a vederlo protagonista, stroncata proprio sul più bello da un incidente assurdo per come maturato: “Purtroppo l’esito del referto medico non è buono – ha scritto in un post su Twitter -, mi è stata confermata la frattura alla vertebra, domani tornerò a casa per un periodo di recupero. Grazie per tutto il vostro affetto dimostrato nei miei confronti!”. Per la cronaca, alle spalle del leader della corsa Thomas (che ha infilato la sua seconda vittoria di tappa di fila) si sono piazzati in ordine Tom Dumoulin, Romain Bardet e Chris Froome. Il britannico e l'olandese occupano rispettivamente la seconda e terza posizione in classifica generale alle spalle della Maglia gialla Thomas, con un ritardo accumulato di 1'39'' e 1'50''.