La voce degli ultimi

lunedì 23 Dicembre 2024
13.3 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

lunedì 23 Dicembre 2024

Centinaia di bare distrutte in Cina. Ecco perché

L'immagine deve essere stata struggente: alcuni anziani, per impedire alle ruspe di profanare le bare dei propri cari, vi ci sono introdotti all'interno. Il gesto estremo non è però servito. Le ruspe delle autorità dello Jiangxi, in Cina, sono state inesorabili. Come spiega AsiaNews, sarebbero centinaia le bare sequestrate e distrutte dai funzionari, i quali hanno anche costretto le persone ad abbandonare i rituali funebri. Sempre l'agenzia spiega che “sei mesi fa il governatore della regione ha deciso una stretta sulle pratiche di sepoltura dei morti. I funzionari sono andati nei villaggi di Ganzhou, Jian e Yichun, sono entrati nelle case delle persone sequestrando tutte le bare che trovavano. Le foto e i video testimoniano cataste di centinaia di casse da morto ammassate e distrutte dalle ruspe. Alcuni anziani hanno cercato di opporsi infilandosi all’interno delle proprie bare”. Questi fatti hanno generato polemiche, alcuni media nazionali e locali – riporta ancora AsianNews – hanno definito le azioni dei funzionari governativi “barbare e impopolari”.

Sembra che l'atteggiamento delle autorità fosse più morbido fino a qualche tempo fa, tanto che – riferisce AsianNews – si chiudeva un occhio davanti alle cremazioni, benché siano vietate dalla legge. La cremazione viene caldeggiata perché smaltendo i resti delle persone si salvaguarda la terra coltivabile. L'agenzia di stampa spiega che “per gli espropri delle bare le autorità hanno offerto compensi di 2mila yuan (290 dollari). Farsi costruire una bara è molto costoso, circa 5mila yuan, l’indennità non è conveniente per le popolazioni rurali povere”. Sempre AsiaNews ha raccolto la testimonianza di un ragazzo del villaggio di Jian, il quale racconta che domenica 29 luglio i funzionari hanno portato via le bare dei suoi nonni: “Sono state conservate per più di 30 anni. Sono state fatte dai carpentieri con il legno della nostra terra”. Il governatore provinciale Liu Qi ha commentato: “Era intenzione del governo introdurre pratiche funebri ecocompatibili, ma è andato fuori strada e ha creato risentimento”.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario