E'avvenuto il primo settembre scorso il pestaggio di un ragazzo di 25 anni, originario del Benin e residente a Mortara, nel pavese, la cui unica colpa era quella di viaggiare su un monopattino elettrico. Un gruppo di persone, tutte sui 50 anni di età, ha infatti ritenuto quel due ruote troppo costoso per uno come lui e, per questo, lo ha selvaggiamente picchiato, colpendolo più volte con calci e pugni, prima di afferrare il monopattino e scagliarlo sull'asfalto, danneggiandolo. Una violenza gratuita, accompagnata da insulti razzisti nei confronti del ragazzo che, a causa delle percosse, è finito in ospedale. I tre, invece, sono stati individuati e denunciati per lesioni personali, danneggiamento e discriminazione razziale.
L'aggressione
Una ragione decisamente velleitaria quella del monopattino per giustificare tanta violenza: al ragazzo, che transitava nel primo pomeriggio dell'1 settembre davanti al bar dove i tre uomini stavano trascorrendo il pomeriggio, sono stati rivolti insulti di ogni genere in riferimento al suo status di immigrato e, infine, un'aggressione dovuta al fatto che, secondo i 50enni, lui non avrebbe potuto permettersi uno strumento del genere. Un'accusa del tutto infondata, considerando che il ragazzo non è un richiedente asilo ma un residente di mortale, regolare dipendente di un'azienda locale e peraltro sposato. Dettagli che non hanno minimamente interessato gli assalitori, accecati dalla furia e protagonisti di un atto tanto deprecabile quanto ingiustificabile.
Il 25enne è stato accompagnato al Pronto soccorso, dove è stato medicato per lesioni guaribili in 15 giorni. Solo oggi, dopo circa una settimana di indagini, i Carabinieri sono riusciti a risalire agli aggressori, denunciandoli a piede libero.