Una pianta in pericolo può lanciare il suo personale “Sos”. Si tratta di segnali chimici che viaggiano lungo le foglie per poi raggiungere i rami e il fusto. A scoprire, osservare e fotografare il fenomeno (reso fluorescente) è stato il gruppo dell'Università americana del Wisconsin-Madison coordinato da Masatsugu Toyota e Simon Gilroy, in collaborazione con l'Agenzia giapponese di Scienza e Tecnologia, l'Università di Stato del Michigan e l'ateneo del Missouri. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Science.
Il meccanismo
I ricercatori hanno osservato questa proprietà nell'Arabidopsis thaliana, una delle piante più studate nella genetica vegetale. Mentre un bruco cominciava a mordere una foglia, questa ha cominciato a sprigionare un segnale fluorescente che ha cominciato a estendersi alla velocità di un millimetro al secondo, fino a raggiungere rami e foglie più distanti. Esaminando il segnale, è emerso che a veicolarlo è il neurotrasmettitore chiamato glutammato, spinto da un'onda di ioni di calcio.
Come gli animali
Osservare il fenomeno è stato possibile utilizzando una proteina che diventa fluorescente in presenza del calcio. “Si tratta di un efficace sistema di comunicazione, invisibile ai nostri occhi, che ricorda quello degli animali dotati di un sistema nervoso”, ha osservato Gilroy. “Solo adesso – ha aggiunto – stiamo iniziando a comprenderne il funzionamento“. Per gli autori della ricerca, infatti, restano ancora ignoti i meccanismi molecolari che regolano la trasmissione del segnale di Sos a distanza e gli interruttori che lo innescano.