Il sovranismo è nella nostra costituzione: la sovranità appartiene al popolo”. E' quanto spiegato dal premier italiano, Giuseppe Conte, durante la sua conferenza stampa a New York, durante la quale ha alzato le barriere a difesa del nostro Paese finito al centro di numerose critiche per via della nuova politica in fatto di migrazioni. Un punto sul quale Conte si è dilungato: “Il fatto di pensare, di prestare attenzione ai bisogni e alle attese delle persone, cercare di impostare una linea politica generale ed economica cercando di soddisfare le esigenze delle persone, se lo volete chiamare sovranismo chiamiamolo sovranismo ma è nella nostra Costituzione”. Rispedisce al mittente le critiche, dunque, tentando di difendere il lavoro dell'esecutivo attraverso alcuni passaggi del nostro testo fondante.
Multilateralismo
Il premier ha precisato che “tale impostazione non modifica la tradizionale posizione dell'Italia all'interno della comunità internazionale e di conseguenza nei confronti delle Nazioni Unite. Sicurezza, difesa della pace e dei valori che meglio la preservano, promozione dello sviluppo e dei diritti umani sono obiettivi che condividiamo e vogliamo continuare a perseguire con coraggio e convinzione, dal piano nazionale a quello globale”. E sul tema del multilateralismo, affrontato durante il discorso alle Nazioni Unite, il presidente del Consiglio precisa: “Siamo inseriti negli organismi internazionali, da tempo gli stati sovrani hanno operato la scelta di inserirsi nell'ambito di organizzazioni sovranazionali, sono processi per certi versi inevitabili, noi siamo collocati nei tradizionali ordinamenti e non li rinneghiamo, si tratta di perseguire il multilateralismo in modi efficaci, occorre anche rivedere quel che è stato fatto e delineare nuove strategie più efficaci e al passo con i tempi”.
“Nazioni Unite vicine”
Durante il suo intervento in Assemblea, Conte aveva dichiarato di non considerare “prima ancora che politicamente, moralmente accettabile un'azione di governo che non si preoccupi adeguatamente di assicurare a tutti i cittadini condizioni di vita eque e pienamente dignitose”. Per questo “quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati dall'articolo 1 della Costituzione, ed è in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e il suo esercizio da parte del popolo”. Il premier ha spiegato che l'Italia desidera “Nazioni Unite vicine alle persone, in grado di rispondere alle loro esigenze di sicurezza e di benessere, pronte a proteggerle dalle insidie della globalizzazione, che offre molte opportunità ma è capace anche di produrre effetti perversi”.