Attacco di Al Shabaab contro un convoglio militare italiano impegnato a Mogadiscio. Nell'esplosione, provocata da un'autobomba, è stato danneggiato un blindato lince, che però è potuto tornare alla base assieme ad altri 4 mezzi. Illesi tutti i militari, anche se nella deflagrazione, secondo la polizia locale, sarebbero rimasti uccisi 4 studenti minorenni che stavano camminando lungo la strada.
L'attentato
La polizia ha spiegato che l'esplosione è stata causata da un kamikaze alla guida di un'automobile carica di esplosivo. Il convoglio militare era composto da cinque mezzi che rientravano nella capitale Mogadiscio da un'attività di addestramento delle forze di sicurezza somale. Quello più vicino al punto dell'esplosione, avvenuta pochi minuti dopo le 12, era un Vtlm Lince. L'attentato – ha riferito ancora lo Stato Maggiore della Difesa – è avvenuto a 700 metri dalla sede del ministero della Difesa somalo, nella capitale del Paese africano.
Illesi
Il generale Claudio Graziano, capo di Stato maggiore della Difesa, ha parlato con i quattro militari italiani a bordo del Lince e si è detto “sollevato nel saperli sereni ed in buona salute“. “A loro l'affettuoso abbraccio delle Forze armate”, ha aggiunto. Il giornalista somalo Harun Maruf, corrispondente locale del portale Voice of America, ha pubblicato su Twitter alcune foto dell'attentato.
La missione
I militari italiani operano nell'ambito della missione europea Eutm, istituita nel 2010 e finalizzata al rafforzamento del Governo federale di transizione somalo (Tfg), attraverso la consulenza militare a livello strategico alle istituzioni di difesa locali e l'addestramento militare. La missione opera in stretta collaborazione e coordinamento con altri protagonisti della comunità internazionale presenti nell'area d'operazione, come le Nazioni Unite, l'African Union Mission in Somalia (Amisom) e gli Usa.
Terroristi
Il gruppo jihadista Al Shabaab (in arabo “la gioventù”) è affiliato ad Al Qaeda ufficialmente dal 2012, ma i legami risalgono ad almeno tre anni prima. Verso la fine del 2015 uno dei leader del gruppo ha annunciato l'adesione all'Isis, causando una frattura nel gruppo, che controlla parte del territorio nel centro e nel sud della Somalia.