Tiene ancora banco la vicenda dei migranti respinti dalla gendarmerie francese al confine con l'Italia. Intervistato da Le Journal du Dimanche il neo ministro degli Interni transalpino, Christophe Castaner, ha annunciato di voler discutere “prossimamente con gli omologhi europei, compreso Salvini” della questione migranti e delle tensioni lungo la frontiera.
Cooperazione
Sulla decisione italiana di inviare agenti di polizia per bloccare i migranti rispediti dalla Francia in Italia a Claviere, Castaner ha detto: “Non ci può essere soluzione senza cooperazione. Le decisioni unilaterali non possono farci fare passi avanti”. Oggi, ha aggiunto Castaner “la cooperazione con la polizia italiana funziona bene. Non contate su di me per aggiungere polemica a polemica. La cosa più importante è che i nostri rispettivi responsabili della polizia si incontrino per rafforzare il coordinamento“.
Fermezza e umanità
Se si vuole maggiore fermezza, ha sottolineato, “allora dobbiamo dare prova di umanità: creeremo 3.500 posti in più nel 2019 nei centri di accoglienza per i richiedenti asilo“. Il neo responsabile dell'Interno ha spiegato di perseguire “una politica di fermezza nei confronti dell'immigrazione irregolare. Dobbiamo fare il possibile per impedire la creazione e la ricostituzione dei campi illegali. A Grande-Synthe (nel nord, ndr) i 'passeur' tengono 1.500 persone in condizioni di vita scandalose. Metterò fine a questa situazione anche se dovrò ordinare delle evacuazioni, d'accordo con i responsabili locali. Ma affinché la nostra politica sia credibile, bisogna anche ottenere l'integrazione dei rifugiati”. Castaner ha aggiunto che la Francia “dovrà essere più efficace nell'esecuzione dei provvedimenti di espulsione. Non è normale che chi si è visto negare il diritto d'asilo e stranieri in situazione irregolare restino sul nostro territorio”.