Riad ha assicurato alle Nazioni Unite che l'inchiesta sull'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi saranno “imparziali”. L'Arabia Saudita ha così risposto alle critiche dei membri della Commissione Onu per i diritti umani.
Rassicurazioni
A Ginevra, diversi Paesi, per lo più occidentali, hanno denunciato l'”omicidio commesso con premeditazione” e hanno chiesto a Riad di condurre un'indagine “trasparente“. Tuttavia il capo della delegazione saudita, Bandar Al Aiban, presidente della Commissione dei diritti dell'uomo, ha dedicato solo qualche minuto per “all'omicidio del cittadino Khashoggi”, assicurando che il suo Paese “si impegna a svolgere un'indagine imparziale” e che “tutti coloro che sono coinvolti in questo crimine saranno perseguiti“.
Richieste
L'Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha chiesto l'invio di esperti internazionali, ottenendo l'appoggio di Islanda e Costa Rica. L'ambasciatore britannico, Julian Braithwaite, ha dichiarato che il suo Paese è “gravemente preoccupato per il deterioramento della situazione dei diritti umani in Arabia Saudita”. Ha criticato “le severe restrizioni allo spazio politico, gli arresti di massa di difensori dei diritti umani, il maggiore uso di leggi antiterrorismo per dissidenti politici e un crescente ricorso alla pena di morte”. In tutto questo, l'omicidio Khashoggi resta “il più inquietante“. Un assassinio “premeditato” condannato anche dall'incaricato d'affari americano, Mark Cassayre, che chiede un'indagine “completa e trasparente“.
L'ambasciatore tedesco, Michael Freiherr von Ungern-Sternberg, ha chiesto una “risposta globale” alle questioni sollevate dalla comunità internazionale per il caso.