Duro colpo alla cupola della Società Foggiana. Trenta le misure cautelari messe in atto nei confronti di esponenti di rilievo della Mafia foggiana appartenenti alle batterie Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi-Francavilla. Alcuni dei soggetti gestivano la cassa comune, mentre altri effettuavano estorsioni a tappeto su tutta Foggia. Oltre 200 gli uomini dell'Arma dei carabinieri e della polizia di Stato, affiancati da elicotteri e reparti speciali, messi in campo stamattina al termine di una complessa indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.
Si tratta della più vasta operazione antimafia degli ultimi anni nell’area del capoluogo dauno, ancor più importante dell'operazione '”Corona” che nel luglio 2013 portò all'arresto di 24 persone, accusate a vario titolo di omicidi, rapine ed estorsioni. In riferimento agli arrestati odierni, le accuse vanno, a vario titolo, da associazione di stampo mafioso ex art. 416 bis a tentato omicidio, estorsioni ed armi.
Foggia calcio
Dagli atti delle indagini – riporta Foggia Today – emergono anche presunte pressioni che sarebbero state esercitate negli anni scorsi su dirigenti, ex dirigenti ed ex allenatore del Foggia Calcio per l'ingaggio di un calciatore foggiano. Nella lista degli indagati ci sarebbe anche Rodolfo Bruno, il pluripregiudicato foggiano ucciso lo scorso 15 novembre all'interno di un bar alla periferia di Foggia.