Choc a Catania dove una donna di 26 anni è stata arrestata con l'accusa di aver ucciso il proprio figlio di appena tre mesi scaraventandolo a terra. Il piccolo è morto in ospedale lo scorso 15 novembre, il giorno dopo il ricovero in ospedale per le ferite riportate alla testa. La notizia, è venuta alla luce solo oggi, dopo che gli agenti del commissariato Borgo Ognina hanno eseguito nei confronti della donna una misura cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura, per omicidio aggravato dall'aver agito contro il discendente.
Il caso
Il piccolo è stato ricoverato lo scorso 14 novembre nel reparto di rianimazione della Neonatologia del Garibaldi-Nesima, dopo essere stato portato dalla donna al pronto soccorso del Cannizzaro. In un primo momento la madre aveva riferito che il figlio le era caduto accidentalmente dalle braccia “a causa di ua spinta che si era dato da solo”. Solo successivamente si è accertato che la caduta non era stata accidentale, ma che era stata la madre a scaraventarlo con forza a terra. Le indagini sono state condotte dal commissariato di polizia di Borgo-Ognina e coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall'aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Fabio Saponara.
L'interrogatorio
Durante l'interrogatorio la donna ha afferamto che in quel momento aveva la “mente oscurata” e di non saper spiegare cosa sia effettivamente accaduto. La donna, rappresentata dall'avvocato Luigi Zinno, avrebbe detto ai magistrati che la sua intenzione era quella di “gettarlo sul letto e non per terra”, perché “lo amovo”. Il gip di Catania, Giuseppina Montuori, ha affermato che la 26enne “ha agito di certo al fine di ucciderlo e non può in nessun modo ritenersi corrispondente al vero neppure quanto dalla stessa riferito in ordine alla assenza di volontà omicida ai danni del neonato”.