Ire miliardi per coprire il 2,04%, da reperire fra le pieghe di bilancio. Questo il punto focale della discussione sulla Manovra, da quanto filtrato finora da Palazzo Chigi, dove è in corso (iniziato con un po' di ritardo) il vertice fra sei ministri chiave. Confermato l'ok all'ecotassa (solo per suv e auto extralusso), così come il taglio fino al 40% delle pensioni d’oro, il via libera anche al pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle aziende e alla riduzione delle tariffe Inail, mentre il bonus cultura si potrò utilizzare solo per acquistare ebook e libri, non biglietti di concerti e cinema. Al momento non vi è nulla di certo ma, quando ancora i lavori erano in corso, da Palazzo Chigi avevano iniziato a uscire le prime indiscrezioni sui termini dell'intesa.
La giornata
“In questo momento è fondamentale la trattativa che Conte e Tria stanno portando avanti con l'Unione Europea che ci consentirà anche di evitare la procedura di infrazione”. Così il vicepremier Luigi Di Maio sulla pagina del Blog delle stelle ha parlato del vertice decisivo a Palazzo Chigi per capire se la bozza della Manovra andrà o meno in porto. Per il ministro dello Sviluppo economico, di certo, si tratta delle “ore più importanti che stiamo vivendo dal 4 marzo a questa parte. E' il momento quindi di essere compatti, di non cedere alle strumentalizzazioni e alle provocazioni di chi vorrebbe veder naufragare tutto quello per cui abbiamo lottato e che siamo a un passo dall'ottenere”. Di rimando, il collega Matteo Salvini ribadisce che “verranno rispettati tutti gli impegni del contratto di governo” e, a questo proposito, “che non ci sarà nessuna tassa sulle nuove auto”. E ancora: “Noi siamo per loro un governo dell'imprevisto. In questo periodo storico c'è bisogno di imprevisti da gestire con l'intelligenza perché il calcolo delle probabilità ci ha portato nel burrone”
Di Maio: “C'è tutto quello che serve”
Il vicepremier leghista ha ribadito che “nelle prossime ore ci sarà la cartina di tornasole. Scopriremo se a Bruxelles hanno voglia di costruire e portano rispetto o se invece prevale il pregiudizio, verso un un governo dell'imprevisto”. Intanto, però, buona parte della partita si giocherà a Palazzo Chigi, dove si riuniranno i sei ministri chiave (più il premier) Conte, Di Maio, Salvini, Fraccaro, Tria, Garavaglia e Castelli. A tal proposito, il vicepremier pentastellato si dice sicuro: “Questa manovra rappresenterà l'inizio della svolta rispetto al passato. La manovra contiene le coperture per scongiurare l'aumento dell'Iva, l'aumento delle pensioni minime e di invalidità, il superamento della Fornero con quota 100, il reddito di cittadinanza, meno tasse per le partite Iva. Insomma dentro c'è tutto quello che ci serve per attuare quel cambiamento di rotta che ci hanno chiesto gli italiani con il voto di marzo”.