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L'appello di Sea Watch: “Dateci un porto”

Dopo aver richiesto, senza successo, di approdare nei porti maltesi e italiani, l'ong Sea Watch lancia un nuovo appello affinché un Paese conceda alla nave con 33 migranti a bordo di approdare per farli sbarcare: “Abbiamo bisogno di un porto sicuro”, hanno scritto su Twitter i responsabili dell'organizzazione presenti a bordo. L'imbarcazione, sulla quale trovano posto persone di 17 diverse nazionalità, salvate nei giorni scorsi nel Mediterraneo, si trova ora a sud-est di Lampedusa, in attesa di conoscere verso quale destinazione rivolgere la prua. Proprio poche ore fa, il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, aveva ribadito il no del nostro Paese: “L'Italia ha aperto il cuore e anche il portafoglio abbastanza. Contiamo sui tedeschi, sugli spagnoli, sugli olandesi, sui francesi. L'Italia negli anni passati ha fatto sbarcare più di 700 mila persone. Direi che il cuore e il portafoglio li abbiamo aperti abbondantemente: adesso tocca agli altri”.

Natale su Open Arms

Il no, anche da parte di Malta, era arrivato anche nei confronti di Open Arms, la nave della ong Proactiva che, con 300 migranti a bordo, si sta ora dirigendo verso il porto di Algeciras, in Spagna. Un Natale a bordo, dunque, per i salvati dal mare ma anche per l'equipaggio che, attraverso il proprio profilo Twitter, ha ricordato che “oggi è #Natale. Celebriamo la Vita con la maiuscola, il regalo più grande per chi è a bordo #OpenArms. Grazie a tutte le persone che rendono possibile il nostro lavoro, siete il motore che ci fa andare avanti ogni giorno, grazie a voi continuiamo a difendere la vita”.

Verso la Spagna

L'annuncio del viaggio verso Algeciras era stato dato dallo stesso comandante domenica scorsa, assieme alla notizia che, proprio per il giorno di Natale, sarebbero stati raggiunti dalla Astral, un'imbarcazione a vela sulla quale sono state caricate materie di prima necessità, come cibo, coperte e medicine. Le due navi stanno ora viaggiando congiuntamente verso le coste spagnole.

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