Ancora una tragedia al largo della Libia, dove un gommone con almeno una ventina di persone a bordo è affondato dopo aver percorso qualche miglio di Mediterraneo. A riferire del naufragio è stata la Marina militare italiana che, nel pomeriggio, ha avvistato l'imbarcazione in condizioni precarie di galleggiamento mentre con un aereo sorvolava la zona del sar libico. L'avvistamento è avvenuto a circa 50 chilometri a est di Tripoli: sembra che il barcone fosse già semi-affondato e che alcune persone fossero già in mare. A corto di carburante, il velivolo ha lanciato due zattere in mare, per poi allontanarsi dopo aver già dato l'allarme. Poco dopo, sul posto è giunto un elicottero dalla nave Duilio che, dopo aver individuato i due gommoni pieghevoli, ha recuperato due naufraghi a bordo, già in stato di ipotermia, tirando poi fuori un'altra persona dall'acqua. Altri tre migranti sono stati individuati in mare ma, da loro, pare non venisse più alcun segno di vita.
I soccorsi
Secondo quanto riferito dalla Marina militrae, un mercantile liberiano è stato dirottato dal Centro di coordinamento di Tripoli che, nel frattempo, ha preso la direzione dell'intervento, con il bastimento che dovrà setacciare il braccio di mare nella speranza di individuare il resto dei naufraghi. Nel frattempo, i tre recuperati dall'elicottero italiano sono stati trasportati con urgenza presso l'isola di Lampedusa dove, al momento, si troverebbero in “serie condizioni” di salute.
La rotta mediterranea
Non si fermano, dunque, le partenze dalla Libia: nelle prime due settimane del 2019, secondo quanto riferito dall'Oim, sono stati 4.216 migranti e rifugiati sono entrati in Europa via mare, rispetto ai 2.365 dello stesso periodo dell'anno scorso anche se, rispetto al 2018, la destinazione è soprattutto la Spagna. Per quanto riguarda l'Italia, questa mattina in 68 (provenienti perlopiù da Pakistan ed Egitto) sono sbarcati a Lampedusa, i primi a farlo nel nuovo anno.