Non solo i gilet gialli. Parigi nella giornata di ieri, domenica 20 gennaio, ha conosciuto anche il lungo corteo di coloro che si battono contro l'aborto e la fecondazione assistita. I manifestanti – 50mila secondo gli organizzatori, 7.500 secondo le forze dell'ordine – hanno affermato di aver ricevuto il sostegno di Papa Francesco. In una nota hanno affermato che “Il Sovrano Pontefice incoraggia i partecipanti a 'testimoniare i valori inalienabili della dignità umana e della vita'“. Papa Bergoglio ha scritto al nunzio apostolico Luigi Ventura.
La difesa dell'obiezione di coscienza
Quest'anno la Marcia per la Vita parigina ha posto l'accento sulla necessità di difendere l'obiezione di coscienza. Questo diritto dei medici è infatti stato messo a repentaglio nei mesi scorsi da una proposta di legge della senatrice socialista Laurence Rossignol, che chiede di rimuovere l'obiezione di coscienza in quanto è “oggi il simbolo di un potere medico che si arroga il diritto di contestare la legge e continua a mobilitarsi per controllare i corpi delle donne“. La proposta, tuttavia, non è stata ancora inserita nell'agenda del Senato.
Fecondazione assistita
Altro tema al centro della Marcia è la fecondazione assistita, dopo che c'è stata la raccomandazione del più alto comitato di bioetica francese secondo cui le donne single e le coppie lesbiche dovrebbero averne accesso. Le procedure sono attualmente limitate alle coppie eterosessuali.