E'stato presentato oggi il Report 2018 sul Programma Unicef in Italia a sostegno dei bambini e adolescenti migranti e rifugiati nel nostro Paese. Per il 2019 l’Unicef conferma la presenza in Italia a supporto dei minorenni stranieri non accompagnati, con l’obiettivo di raggiungere circa 6000 giovani migranti e rifugiati.
Sistema fargile
Il Rapporto inizia sottolineando che persistono “una disomogeneità nei servizi di protezione e accoglienza rivolti ai minorenni stranieri non accompagnati, una scarsa offerta di forme di protezione alternative e complementari ai centri di accoglienza, un gap nella formazione degli operatori per l’identificazione e la gestione dei casi più vulnerabili, una criticità nell’accesso al sistema di istruzione e formazione professionale e poche opportunità di tirocini formativi”. Gli interventi richiederanno un impegno finanziario di circa 3.850.000 dollari, ma attualmente manca il 30% dei fondi necessari per raggiungere questi risultati.
La testimonianza
“La nostra generazione rischia di perdersi anche quando diventiamo irregolari o clandestini in un Paese di cui conosciamo poco. Succede quando aspettiamo un documento che non arriva, quando aspettiamo mesi prima di ottenere il permesso di soggiorno – dice Ibrahim, di 17 anni, proveniente dalla Guinea, parlando a nome dei suoi coetanei migranti e rifugiati in Italia -. Chiediamo protezione e accoglienza, che non significa solo avere un letto dove dormire. Significa accompagnare, informare, aiutare a capire il nuovo contesto, elementi che compiono l’accoglienza nel suo vero senso. Noi tutti dovremmo avere il diritto di esprimerci e di avere una chance nel futuro, non solo come migranti ma prima di tutto in quanto esseri umani”.