Torna il sereno sui cieli di Palazzo Chigi. Lo dicono a gran voce i due leader delle due forze politiche alleate di governo: Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Entrambi hanno parlato da luoghi “di casa”: il capo politico del M5s dal Villaggio Rousseau, la due giorni di scuola politica del Movimento a Milano, mentre il segretario del Carroccio dalla scuola di formazione politica della Lega, sempre nella città meneghina.
Di Maio: “Sono stati due giorni non semplici”
“Questo è un governo che durerà altri quattro anni. Abbiamo portato a casa delle battaglie nel primo anno, ma dobbiamo ragionare a trent'anni. Si dovrà dire che quel processo lo ha avviato il M5s al governo”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio. “Veniamo da 2 giorni non semplici – ha detto Di Maio – e mi sono ripromesso di non alimentare questo dibattito, ma deve essere chiaro che noi le infrastrutture le dobbiamo fare. Infrastrutture grandi, medie e piccole, digitali e fisiche”. Dunque ha spiegato che “con Toninelli dobbiamo incontrare tutti i presidenti di regione e vedere quali sono i punti critici e sbloccare le opere”. Di Maio è poi andato al nocciolo del contendere: la Tav. Sulla questione chi ha vinto e chi ha perso tra i due alleati? “Non è una partita di calcio, a me interessa dare tranquillità al Paese”, ha risposto. Ora ci sono sei mesi per “ridiscutere il progetto” e “tutto quello che dovremo affrontare nei prossimi mesi lo affronteremo, non lo rimanderemo”.
Salvini: “Ho la testa dura, il governo non cade”
Gli fa eco in questa domenica di formazione politica per i due partiti di governo Matteo Salvini, che ai cronisti dice: “Io non cambio e continuo a ribadire che il governo va avanti fino alla fine”. Il leader leghista ha quindi aggiunto che “governeremo per anni perché lo stiamo facendo bene”, anche “grazie al Pd”. E poi chiarisce: “Mai ho parlato di crisi. La testa dura me la tengo. E anzi, essendo invecchiato, è sempre più dura” ricordando il compleanno festeggiato ieri. Salvini ha quindi spiegato che domani, al Consiglio dei ministri, chiederà al primo ministro Giuseppe Conte di fare il Decreto Sblocca appalti. “Io bado ai fatti. Bado a che l'Italia abbia un governo che fa le cose, che sblocchi i cantieri fermi da troppi anni perché ci sono centinaia di opere pubbliche che aspettano di essere cominciate. È emergenza nazionale sbloccare cantieri prima possibile”. Sulla Tav Matteo Salvini ha spiegato che ha parlato con la società italo-francese incaricata di realizzare e gestire la Tav, la Telt: “Li ho sentiti ieri, abbiamo commentato i conti tenuti della lettera. Parlo con tutti, con gli imprenditori, con chi scava, con chi viaggia”.