Tutto è pronto per il pellegrinaggio mariano da Macerata alla Santa Casa.Il piano per la sicurezza al quale hanno lungamente lavorato le autorità e i volontari dell’organizzazione è stato varato. I parcheggi sono pronti per accogliere le centinaia di pullman e le tante auto dei pellegrini. Bus navetta gratuiti assicureranno il trasferimento allo stadio. E poi, dopo la Messa, via nella notte, verso la casa di Maria, che sarà raggiunta all’alba di domenica, Anche quest'anno Comunione e Liberazione promuove il pellegrinaggio notturno da Macerata a Loreto.Tremila volontari, giovani e adulti, arrivati da più parti d'Italia saranno impegnati per la 41°edizione del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, in programma sabato 8 giugno. Da tempo sono al lavoro la segreteria, punto di riferimento per le adesioni e le informazioni utili per pellegrini e volontari, ed un Comitato, composto dai responsabili dei vari servizi. Molti i servizi e le mansioni che vengono affidate. L'allestimento dello stadio, dove viene celebrata la messa prima della partenza dei pellegrini, è curato da un gruppo di almeno 100 volontari. Allo stadio ci saranno altri 40 volontari per l'accoglienza degli ospiti, personale di segreteria nei punti info per le adesioni e per gli accrediti stampa, 315 nel servizio liturgia (ministri dell'eucarestia, accompagnatori, diaconi e collaboratori).
Le origini del pellegrinaggio
Monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica e ideatore della marcia Macerata-Loreto, rievoca come “il nostro esordio risale alla metà di giugno del 1978 e pochi mesi dopo fu eletto Papa Karol Wojtyla”. A settembre del 1979 il nuovo Pontefice si recò in visita a Loreto, spiega il presule marchigiano: “Per accogliere il Papa organizzai una veglia di 2mila giovani, arrivammo a piedi di notte poi recitammo il Rosario nel piazzale della Basilica e dopo aver celebrato la messa il Papa uscì il pomeriggio in piazza e ci trovò lì in preghiera”. E, continua il vescovo, “a un certo punto sento un grido: “Vecerrica dal Papa”, quindi scavalco le transenne e sporco di terra per la marcia notturna mi trovo davanti Giovanni Paolo II che mi stringe forte e dice: “Quella dei giovani è la realtà che più mi sta nel cuore”, poi mi guarda dritto negli occhi e aggiunge: “D’ora in poi questi ragazzi li devi coltivare uno per uno”. Pochi minuti dopo mi ritrovai davanti alla fontana del piazzale con gli amici che mi avevano aiutato a organizzare la veglia di preghiera per la visita papale e ci siamo detti che dovevamo raccogliere il mandato del Papa e tenere fede all’impegno preso con lui”. Monsignor Vecerrica ha poi saputo dall’organizzatore delle Giornate mondiali della Gioventù, Marcello Bededeschi, che quando venivano ideate le Gmg e si voleva creare qualcosa per i giovani Giovanni Paolo II disse: “Andate un po’ a vedere come fa quel prete del pellegrinaggio Macerata-Loreto”.
La macchina organizzativa
Il servizio d'ordine impegnerà più di 350 volontari per accogliere ed indirizzare i pellegrini. Prima della messa faranno il loro ingresso allo stadio i 25 podisti che mercoledì 5 giugno, in piazza San Pietro, al termine dell'udienza generale, riceveranno da papa Francesco la Fiaccola per la Pace: prima di giungere allo stadio di Macerata attraverserà Vitorchiano, Terni, Assisi, le zone terremotate (Camerino e San Severino Marche), Osimo. Sono 35 le persone impegnate tra accompagnatori, speaker e podisti di varie società sportive, provenienti soprattutto dalle Marche, dalla Puglia e dall'Umbria. Lungo il cammino sarà attivo un servizio di illuminazione e amplificazione che impegnerà circa 180 volontari suddivisi in 16 squadre, con ponti mobili che potranno assicurare anche una diretta radio. Duecento i volontari impegnati a San Firmano nella preparazione e distribuzione dei flambeaux. ltri 100 accoglieranno i pellegrini per una breve sosta di ristoro con dolci e bevande calde all'alba di domenica mattina. Il servizio sanitario impegna 500 volontari soccorritori, oltre 40 medici, 40 ambulanze, di cui 9 medicalizzate. Allo stadio è presente una postazione medica avanzata con oltre 20 squadre di soccorritori, 3 ambulanze, e medici rianimatori e 10 medici di supporto. Ad ogni chilometro del percorso è presente una postazione mobile con alcuni pulmini (40 in totale) e ci saranno punti di primo intervento all'interno della Basilica della Santa Casa, sotto i porticati e nella piazza del Santuario, una postazione medica avanzata a Porta Marina e ai parcheggi EurHope e Palacongressi. Collaborano varie associazioni di volontariato e l'Unitalsi, che accompagna i pellegrini disabili. Infine 50 volontari per il servizio stampa, foto e social media. Rafforzato il piano di sicurezza in collaborazione con gli organi di controllo (Prefetture, Questure, Vigili del Fuoco). Per il Pellegrinaggio 2018 il totale delle spese sostenute è di 235 mila euro. La manifestazione, sottolineano gli organizzatori, è resa possibile dalla disponibilità dei volontari, ma anche dal contributo economico di enti, sponsor i e soprattutto di chi vi partecipa (40%) del totale. C'è anche l'opportunità di destinare e il proprio 5×1000 all'Associazione «Amici del Pellegrinaggio Macerata-Loreto». Ad oggi sono circa 150 i pullman iscritti; per il giorno dell'evento se ne attendono almeno 300. Le regioni con un maggior numero di adesioni sono Marche, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Abruzzo.