Quando il più fervido e pessimista fra gli immaginatori crede che la misura delle tante disgrazie romane sia colma, la realtà nel giro di qualche giorno, se non addirittura ora, si incarica di farlo ricredere. Perché detto in altre parole, ben più semplici, al peggio non c'è mai limite, specialmente nella Capitale. Ieri uno dei tantissimi conducenti romani ha deciso di percorrere con la propria auto la scalinata Bruno Zevi, che per intenderci collega Villa Borghese al viale delle Belle Arti e alla Galleria Nazionale d'Arte moderna. Un tratto, ça va sans dire, riservato al solo utilizzo dei pedoni. A lasciare l'amaro in bocca non è soltanto il gesto inqualificabile di questo individuo, ma soprattuto la spiegazione che ha dato. “Ho fretta e la strada è bloccata”, già mentre il traffico era congestionato, lui ha deciso con la sua Panda 4×4 di improvvisarsi controfigura cinematografica. Anzi c'è di più, perché tra i testimoni basiti dal gesto ha ripetuto più volte: “Ho fretta e di lì non si passa”. Come a dire, “poverini voi che non avete la macchiana adatta”. Tipico atteggiamento di chi non solo non ha rispetto per la comunità con la quale si deve confrontare ogni giorno, l'uomo in questione infatti calpesta la dignità di se stesso, umiliando il patrimonio artistico del suo Paese. Forse però questo è un ragionamento troppo complicato per chi dimostra così tanta arroganza.
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