Ricordati di santificare le feste”. Non hanno perso tempo nella Diocesi di Genova. Dove per domenica 16 hanno organzzato un splendido pellegrinaggio, presso il santuario della Madonna della Guardia. L’evento è stato organizzato Federazione operaia cattolica ligure (Focl) e dall’Ufficio diocesano per la vita sociale e il mondo del lavoro. L’evento inizierà alle 9.15 con il ritrovo di tutti i partecipanti alla cappella dell’apparizione, da cui si raggiungerà il santuario recitando il rosario. Poi alle 10 il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, presiederà la messa nel santuario.
Le parole del presidente della Focl
“A partire dalla metà del 1800, con l’inizio dell’industrializzazione – spiega Alberto Rigo, presidente della Focl – si è sviluppato a Genova un movimento di solidarietà che ha preso campo nelle nostre sedi delle Società operaie cattoliche. Tale movimento ha trovato ampie adesioni specialmente tra i lavoratori e va conservato con massima cura e considerazione del suo alto valore umano. Da 30 anni viene organizzato questo pellegrinaggio al santuario della Madonna della Guardia, per pregare e riflettere insieme all’arcivescovo sui problemi che il lavoro incontra nella nostra città”. Inoltre la giornata sarà animata dalle note delle bande musicali delle Società operaie cattoliche di Bolzaneto e Pontedecimo. Il servizio d’ordine sarà curato dal Gruppo Alpini di Rivarolo.
La storia del santuario
Tutto inizia il 29 agosto 1490. Benedetto Pareto, contadino di Livellato in Valpolcevera, porta al pascolo il suo gregge sulla vetta del Monte Figogna, come fa ogni giorno. È in quella sua concreta quotidianità e nel suo ambiente di vita, che la Madonna gli si manifesta. Non si domanda tanto come sia possibile che gli appaia la Madonna ma piuttosto, di fronte alla evidenza, come sia possibile che la Madre di Dio appaia a lui, un contadino nascosto nella storia e in un luogo di periferia, e gli chieda di costruire una cappella. Maria lo rassicura e lo incoraggia. Benedetto trova una prima resistenza nella moglie, che lo mette di fronte alle sue responsabilità: “Tutti sanno che sei un uomo semplice, ora diranno che sei anche pazzo”. Benedetto a questo punto desiste, però poi cade da un albero e rimane in fin di vita. I medici lo danno per spacciato, interviene così la Madonna che lo salva. Il miracolato riunisce la famiglia e ordina di costruire.