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Non solo Brexit, sull'Europa incombe la Ruxit

L'opinione pubblica è abituata a fare i conti con il concetto di Brexit, che risuona ormai incessantemente nelle orecchie degli europei. Poco nota è invece la Ruxit, nonostante l'ipotesi che avvenga stia scuotendo istituzioni politiche finanziarie. No, non si tratta di un'uscita della Russia dall'Unione europea (anche perché prima dovrebbe entrarci), bensì dell'uscita della Russia dal Consiglio d'Europa, istituzione nata nel 1949 con lo scopo di promuovere la democrazia in Europa e di trovare soluzioni ai problemi sociali del Vecchio Continente. Dal 1996 ne fa parte anche Mosca, che tuttavia ora potrebbe uscirne.

Lo scenario

Il motivo risiede nella polemica nata in seno al Consiglio negli scorsi anni. Nel 2014 e 2015, a seguito dell'annessione russa della Crimea, ai parlamentari della Russia è stato impedito di partecipare ai lavori dell'assemblea parlamentare. Di tutta risposta, Mosca smise di pagare le rate di iscrizione. Un mese fa sembrava che la crisi fosse stata risolta; come ripreso anche da In Terris. Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas aveva annunciato l'esito positivo della votazione dell'assemblea. Ora che il voto è imminente, però, sorgono alcuni problemi. Martedì, cioè domani, i parlamentari dovranno esprimersi sulla questione, mentre mercoledì dovranno eleggere il nuovo segretario generale del Consiglio d'Europa. Il voto favorevole di ucraini, georgiani e britannici appare tutt'altro che scontato. Come rileva l'Ansa, la posta in gioco nella partita in corso a Strasburgo è fondamentale non solo per i rapporti con Mosca, ma per il futuro stesso dell'organismo paneuropeo. Un'eventuale 'Ruxit', secondo l'opinione unanime degli addetti ai lavori, aprirebbe una crisi politica, istituzionale e finanziaria senza precedenti. Del resto – come spiegava sempre In Terris -, avendo smesso Mosca di contribuire al bilancio dell’ente, sul quale incide per una percentuale pari al 7%, si è creato un buco di bilancio. E la compagine italiana come voterà? Il deputato 5stelle Alvise Maniero, che la guida, è chiaro: “Tutte le forze politiche nella delegazione italiana sono favorevoli al ritorno dei russi”.

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