E'un icubo quello che si materializza nella notte a Gwangju, sede coreana dei Mondiali di nuoto. Due cittadini sudcoreani morti e 16 feriti, tra cui otto atleti che partecipano alla competizione iridata, nel crollo di un balcone all'interno del Coyote Ugly, locale notturno vicino al Villaggio atleti. La tragedia intorno alle 2.30 locali: secondo le autorità, il solaio di un balcone sospeso a 2 metri e mezzo dal piano principale, ha ceduto per il troppo peso. Secondo le stesse fonti, parte della terrazza dove in quel momento ci sarebbero state 100 persone, era stata costruita senza le necessarie autorizzazioni. Le prime ricostruzioni parlano di circa 400 persone all'interno del locale fra cui due pallanuotiste azzurre che sono uscite illese. Ma c’erano atleti di tutte le nazionali: secondo il comitato organizzatore dei mondiali, degli 8 atleti coinvolti con ferite lievi, 7 hanno già fatto ritorno al villaggio mentre uno ha avuto bisogno di un intervento di sutura per la lacerazione di una gamba. E ci sono altri due stranieri coinvolti: due studenti dell’Uzbekistan. Nessuno sarebbe in pericolo di vita.
La squadra statunitense di pallanuoto
Confermata la presenza di tre americani della nazionale di pallanuoto: Kaleigh Gilchrist, 27 anni, è rimasta ferita alla gamba destra e ha subito un intervento di sutura nell’ospedale di Gwangju, ha rivelato Greg Mescall, direttore della comunicazione della pallanuoto statunitense. Soltanto bende e cerotti per la sua collega in nazionale, Paige Hauschild, 19 anni, che ha rimediato una ferita al braccio destro mentre Johnny Hooper, 22 anni, alla mano sinistra. Solo graffi alla gamba per il 21enne Ben Hallock. In una nota la Fina, la federazione internazionale di nuoto, esprime cordoglio per le vittime e spiega che “sta monitorando la situazione e attiverà tutte le misure per garantire assistenza medica a tutte le vittime dell'incidente”.