Le location mozzafiato di Roma hanno inciso profondamente sulla percezione dell'Italia nell'immaginario statunitense. Per questo, anche in casi controversi come l'ordinanza del Comune che vieta ai turisti di sostare sull'imponente scalinatà di Trinità dei Monti per ragioni di decoro urbano, può destare l'interesse internazionale. Sulla restrizione, infatti, ne ha scritto anche il celebre quotidiano statunitense The New York Times.
Il giornale riporta i casi di alcuni turisti che si sono imbattuti nella restrizione in modo inconsapevole. Alcuni di loro, il giorno prima era seduti su quegli stessi gradini. Il giornale pone l'accento sulle ripercussione della restrizione verso i cittadini ignari: “Dozzine di turisti spaventati – riporta il quotidiano – molti dei quali probabilmente turisti, sono stati ripresi in un rovente mercoledì pomeriggio da un gruppetto della polizia comunale – il reporter ne ha contati almeno otto – che ha ammonito il gruppetto soffiando due volte e gesticolando rigidamente per alzarsi su”. Lo stesso rimprovero è stato reiterato – riporta il quotidiano – a un padre con un passeggino, che si è visto costretto a trasportarlo a braccio per tutta la scalinata
Restrizioni più stringenti
Per The New York Times, “i divieti [nella Capitale, ndr] stanno diventando abbondanti”. L'articolista Elisabetta Povoledo cita altre ordinanze che riguardano il settore turistico, come quella riservata ai tipici gladiatori, che sostano vicino al Colosseo o in aree dell'antiquitas urbana, tanto quanto i risciò che accompagnano i turisti tra le arterie asfaltate della città. Ma la misura non dispiace a tutti. I gestori delle attività commerciali in loco, nella maggior parte negozi d'alta moda, vedono nella misura voluta dalla sindaca Virginia Raggi una lezione di civiltà. Intervistato dal quotidiano, Davide Sermoneta, presidente dell'Associazione Trinità dei Monti di Piazza di Spagna, ha dichiarato: “Non si può passeggiare per il Metropolitan Museum facendo spuntini o sorseggiando una Coca Cola […]. Allo stesso modo, ci aspettiamo lo stesso per Roma”, ritenuta dai più un “museo en pleine-air“. Come, tuttavia, ha aggiunto Sermoneta, si tratta di incentivare un rispetto dei luoghi, perché ora il rischio è che si bivacchi, come spesso avviene, in prossimità di quegli stessi negozi che sono fra i principali sostenitori dell'ordinanza. Come ricorda il quotidiano “tre anni fa la Maison Bulgari ha pagato 1,5 milioni per il restauro della scalinata”.
Simbolo della Dolce Vita
Fra i turisti, c'è chi non si arrende e chiede se costi di meno pagare la pulizia del monumento o assumere personale addetto a rimbrottare i turisti. Certo è che nella mente degli statunitensi, Roma resta la città della Dolce Vita, di cui la scalinata, simbolo del Settecento romano, ne è la quintessenza. Nell'immaginario, restano condensate le scene di Audrey Hepburn e Gregory Peck lungo quella stessa scalinata nel film Vacanze Romane (1953): oggi i due giovani innamorati avrebbero pagato una multa di circa 400 euro rei di aver mangiato un gelato.
La principessa Anna, interpretata da Haudrey Hepburn in “Vacanze romane”, mangia un gelato lungo la scalinata di Trinità dei Monti – Video © YouTube