Aumento della siccità e delle piogge estreme in tutto il mondo, con conseguenze nefaste per la produzione agricola e la sicurezza delle forniture alimentari. Sono queste le principali conseguenze che provocherà il riscaldamento globale causato dall'uomo. E a fare le spese di questi effetti negativi saranno soprattutto le popolazioni più povere di Africa e Asia, con guerre e aumento delle migrazioni. E' questo lo scenario che viene descritto nel rapporto “Cambiamento climatico e territorio” redatto dall'Ipcc, il comitato scientifico dell'Onu.
Cosa dice il dossier
Nell'ottobre del 2018, l'Ipcc ha pubblicato il famoso rapporto sul clima che avvertiva che, se il mondo non avesse ridotto l'emissione dei gas serra, già nel 2030 il riscaldamento globale avrebbe potuto superare la soglia di +1,5 gradi. Nel dossier diffuso oggi, invece, il comitato scientifico si focalizza sugli effetti del cambiamento climatico e dell'influenza sui territori. Se il riscaldamento globale raggiungerà o supererà i 2 gradi ci saranno delle conseguenze molto gravi. Con l'aumento delle temperature, la frequenza, l'intensità e la durata degli eventi legati al caldo, comprese le ondate di calore continueranno a crescere nel 21esimo secolo. Inoltre aumenteranno la frequenza e l'intensità delle siccità, in particolare nella regione del Mediterraneo e dell'Africa meridionale, così come gli eventi piovosi estremi.
Il calo delle forniture alimentari
Questi cambiamenti climatici provocheranno la diminuzione e l'instabilità delle forniture alimentari. Gli alti livelli di anidride acrbonica possono anche abbassare le qualità nutritive dei raccolti. Nelle regioni aride, il cambiamento climatico e la desertificazione causeranno riduzioni nella produttività dei raccolti e del bestiame. Ad essere in forte pericolo sono soprattute le zone tropicali e subtropicali. Il rapporto prevede che Asia e Africa avranno il maggior numero di persone colpite dall'aumento di desertificazione, mentre Nord e Sud america, Mediterraneo, Africa Meridionale e Asia centrale vedranno aumentare gli incendi. I cambiamenti climatici possono amplificare il fenomeno delle migrazioni sia all'interno dei Paesi che fra un Paese e l'altro.
Greenpeace ai governi: “Cambiare politiche”
“Alla luce del nuovo rapporto Ipcc, i governi dovranno aggiornare e migliorare i propri piani d'azione per mantenere l'innalzamento delle temperature globali sotto il grado e mezo. Lottare contro i cambiamenti climatici è complicato, ma le soluzioni ci sono e bisgna agire immediatamente”, ha dichiarato in una nota stampa Martina Borghi, della campagna foreste di Greenpeace. “Chiediamo ai governi e alle multinazionali di promuovere pratiche agricole sostenibili ed ecologihe, ma nel frattempo anche noi possiamo fare la nostra parte -ha aggiunto – una dieta più sana, con meno carne e pasti più ricchi di verdure e proteine di origine vegetale, aiuterà a migliorare l'equilibrio tra ecosistemi naturali e terreni per la produzione agricola”.