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Forti piogge e frane in provincia di Lecco, 146 sfollati e molti danni

Potranno rientrare a casa. Come scrive l’edizione online de Il Giorno, dopo tanta paura finalmente una buona notizia per gli sfollati di Casargo, centro montano dell’Alta Valsassina in provincia di Lecco, che hanno lasciato le proprie case della località sommerso dal fango, dopo il violento nubifragio che ha colpito il paese la notte del 6 agosto causando una frana. Sempre per il maltempo, il torrente Varrone è esondato causando un’altra frana, finita sulla strada provinciale 67. Adesso si lavora per togliere le macerie e mettere in sicurezza gli argini dei corsi d’acqua. Quello che ha colpito il piccolo paesino in alta quota è il terzo forte temporale che si nella zona del lago di Como nelle ultime settimane, e ha fatto danni per diversi milioni di euro. Danni anche nel varesotto e in Brianza, dove tre persone sono rimaste lievemente ferite.

Il maltempo e i danni

Dopo un ultimo esame di agibilità dei geologi e mentre proseguiranno i lavori di sgombero dei detriti, di bonifica e di messa in sicurezza degli argini dei corsi d’acqua in vista dei prossimi rovesci, per i cittadini di Casargo torna la normalità. Dopo le 48 ore in cui hanno vissuto da sfollati in seguito a una violenta colata di fango causata dal  forte pioggia. L’onda melmosa ha travolto tutto quello che ha incontrato: case, aziende, macchine parcheggiate, strutture, muri, recinzioni. Ha persino sepolto, sotto uno spesso strato, le tombe del cimitero. Sono i duri effetti del violento nubifragio che martedì scorso si è abbattuto sul paesino, dopo quelli che avevano colpito anche la vicina Valvarrone. Gli abitanti che avevano abbandonato le proprie case erano stati raccolti nella palestra comunale o erano andati dai, mentre chi era lì in vacanza ha fatto le valigie e se n’è andato. Nessuno sarebbe  rimasto ferito, chi poteva ha dato una mano ai soccorsi per liberare le strade dai detriti e alcune macchina da una frana che ha colpito un parcheggio. Sono intervenuti sul posto unità del Soccorso alpino e della Protezione civile, i Vigili del fuoco e anche tanti volontari dalle zone circostanti. Anche intorno a Casargo, nelle frazioni e negli alpeggi più in alto si sono riscontrati problemi simili, mentre il torrente Varrone si è gonfiato per la pioggia ed è straripato causando una frana che si è rovesciata sulla strada provinciale 67. Secondo i Vigili del fuoco nessuno sarebbe stato coinvolto nel crollo.

Colpi di vento

Oltre alla pioggia e al fango, neanche il vento ha risparmiato la Lombardia. A Rudiano, in provincia di Brescia, forti raffiche hanno fatto volare via il tetto di un’abitazione privata e quello di una casa di riposo per persone anziane. A Monza sono stati abbattuti diversi alberi. Un pino, cadendo su dei balconi di alcune case, ha causato il crollo di calcinacci investendo una madre con due figli, di 11 e 13 anni. Nessuno dei tre è in gravi condizioni, ma la ragazzina ha riportato un trauma cranico e delle lesioni alla schiena e a una caviglia. Nel pomeriggio di ieri degli alberi sono caduti sulla linea dell’alimentazione elettrica, interrompendola, fra le stazioni di Treviglio e Rovato lungo la ferrovia Milano-Brescia, causando la sospensione del servizio. A Castelveccana, nel varesotto la chiesa di Maria Santissima Immacolata di Nasca è inagibile dopo che un fulmine ha colpito il campanile rompendo la muratura e bruciando l’impianto elettrico.

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