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Sovrappeso 4 italiani su 10

In Italia il 40% della popolazione è in sovrappeso ed il 10% è obeso (dati Upda-Iss). “D'estate siamo tutti maggiormente esposti a prendere peso, lasciandoci andare ai piaceri della tavola, concedendoci molti sfizi e rinunciando perfino allo sport ed alle attività fisiche che invece pratichiamo abitualmente in altri periodi dell'anno”, spiega la dottoressa Samuela Stano, presidente Upda. In base ad un sondaggio su un campione di 1.000 uomini e 1.000 donne di età compresa tra i 18 ed i 65 anni, il 32% è ingrassato proprio nei mesi delle vacanze estive.  A dichiarare poi di seguire una dieta durante tutto l'anno è appena il 9% del campione e durante le ferie, subito dopo la “prova costume”, c'è il maggior tasso di abbandono (65%).

Stili di vita errati

Paradossalmente, ad ingrassare è anche chi ha dichiarato di non avere mangiato di più e perfino chi ha sostenuto di continuare a fare attività fisica, non riuscendo a perdere peso nonostante l'impegno. Come è possibile? “Spesso è una questione di metabolismo. Spesso basterebbero poche sedute specifiche che consentirebbero non solo di perdere peso ma anche di mantenere i risultati nel tempo e di superare i possibili disturbi connessi”, risponde lo psicologo Stefano Benemeglio. Quando non si riesce proprio a dimagrire  è all'inconscio che si deve guardare. L'obiettivo è quello di trovare la causa, che poi è un malessere che spesso risale ad eventi passati che inducono, tra l'altro, ad avere un comportamento alimentare sbagliato. “Spesso è proprio la sofferenza accumulata che porta a compensare con qualcosa che ci può far piacere come il cibo. In questo caso, l'analogista può intervenire facendo sì che la persona possa consumare quelle sofferenze e farle regredire, così come la rabbia, le paure, i sensi di colpa”, sottolinea la dottoressa Samuela Stano. Secondo le ricerche scientifiche pubblicate dalle autorità sanitarie nazionali, l’obesità, uno dei principali problemi di salute pubblica, è causata nella maggior parte dei casi da stili di vita scorretti: da una parte, un’alimentazione scorretta ipercalorica e dall’altra un ridotto dispendio energetico a causa di inattività fisica. E’ una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, condizione che determina gravi danni alla salute. E’ causata nella maggior parte dei casi da stili di vita scorretti: da una parte, un’alimentazione scorretta ipercalorica e dall’altra un ridotto dispendio energetico a causa di inattività fisica.

Quinto fattore di rischio

L’obesità è una condizione ampiamente prevenibile. L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale sia perché la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito sia perché è un importante fattore di rischio per varie malattie croniche, quali diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori. Si stima che il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41% di alcuni tumori sono attribuibili all’obesità/sovrappeso. In totale, sovrappeso e obesità rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale e i decessi attribuibili all’obesità sono almeno 2,8 milioni/anno nel mondo.

Sos infanzia

Secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, la prevalenza dell’obesità a livello globale è raddoppiata dal 1980 ad oggi; nel 2008 si contavano oltre 1,4 miliardi di adulti in sovrappeso (il 35% della popolazione mondiale); di questi oltre 200 milioni di uomini e oltre 300 milioni di donne erano obesi (l’11% della popolazione mondiale). Nel frattempo, il problema ha ormai iniziato ad interessare anche le fasce più giovani della popolazione: si stima che ci siano nel mondo oltre 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni in sovrappeso. In Italia, il sistema di monitoraggio “OKkio alla Salute” del Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute ha riportato che il 22,9% dei bambini in questa fascia di età è in sovrappeso e l’11,1% in condizioni di obesità. Il progetto Hbsc-Italia ha evidenziato che la frequenza dei ragazzi in sovrappeso e obesi è più elevata negli 11enni (29,3% nei maschi e 19,5% nelle femmine), che nei 15enni (25,6% nei maschi e 12,3% nelle femmine). Questo dato è particolarmente preoccupante, in quanto indica che il fenomeno obesità è in espansione e colpisce più frequentemente le generazioni più giovani. Quattro italiani su dieci (40%) sono cioè in eccesso ponderale in Italia.

Il pericolo per la terza età

Il sistema sperimentale di sorveglianza della salute della popolazione anziana  indica che nella popolazione tra i 65 e i 75 anni di età sono in sovrappeso/obesi il 60% degli individui; tra i 75 e gli 84 anni le persone in sovrappeso/obesità sono il 53% e tra gli ultra 85enni il 42%.

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