Il taglio dei parlamentari è legge. E' infatti arrivato dall'Aula della Camera l'ok definitivo al disegno di legge che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315. La nuova legge è stata approvata a Montecitorio con 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti. Trattandosi si un disegno di legge costituzionale, era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea, pari a 316 voti. L'approvazione della riforma è stata accolta con un grande applauso, proveniente soprattutto dai banchi del Movimento 5 Stelle.
Un flash mob a Montecitorio
Inoltre, per salutare la riforma, i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno esposto, davanti Montecitorio, uno striscione con le foto delle poltrone ed accanto ad esso delle enormi forbici di cartone. “Meno parlamentari uguale più asili nido”, si legge su un cartello.
Di Maio: “Grandissima vittoria dei cittadini”
“Una riforma storica, una grandissima vittoria per i cittadini”, Così Luigi Di Maio, ha commentato la nuova legge sul taglio dei parlamentari. “Nessuno qui discute la centralità del Parlamento, bensì la logica: siamo un Paese con 60 milioni di abitanti e avevamo circa 1000 parlamentari, gli Stati con circa 300 milioni di cittadini hanno 535 parlamentari. E' logica, non è andare contro le istituzioni – ha ribadito Di Maio -. E' stato un piccolo passo per la politica, ma un grande salto per il Paese e i cittadini“. “Erano 40 anni che si provava a fare questaa riforma, nessuno c'era riuscito, evidentemente la novità di questi anni è stato il M5S: arrivati in Parlamento siamo riusciti a farla votare a tutti, anche se non so quanti fossero d'accordo – ha concluso il leader politico dei cinquestelle -. Ringrazio le forze politiche della coalizione di governo che hanno tenuto fede ai patti del nostro programma di governo”.
Zingaretti: “Abbiamo tenuto fede al primo impegno del programma di governo”
“La riduzione dei parlamentari è una riforma che il centrosinistra e il Pd portano avanti, in forme diverse, da 20 anni. Oggi abbiamo deciso di votarlo tenendo fede al primo impegno del programma di Governo e anche perché abbiamo ottenuto, così come da noi richiesto, che si inserisca dentro un quadro di garanzie istituzionali e costituzionali che prima non c'erano. Ecco il motivo del nostro sì, rispetto al no che avevamo dato qualche mese fa. Ora andiamo avanti per migliorare la vita degli italiani”, scirve il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, in unn post su Facebook.
Toti: “Segnale che la politica si deve autoriformare”
“Il taglio dei parlamentari è poco più di un segnale, visto che i risparmi che porterà sono modesti per il bilancio pubblico. Però è un segnale che la politica ha capito che si deve autoriformare. In questo momento sono completamente d'accordo sul fatto che si proceda il più rapidamente possibile”. Sono le parole del presidente della Regione Liguria e fondatore di Cambiamento, Giovanni Toti. “La rappresentanza territoriale andrà adeguata attraverso una legge elettorale consona al nuovo numero di parlamentari – ha aggiunto -. Mi auguro che si arrivi finalmente a differenziare i compiti per le due Camere, perché cambiare un bicameralismo e una navetta che fa perdere moltissime giornate di lavoro e produce inefficienza credo sia fondamentale”.
Fraccaro: “Il M5S fa la storia”
“E' il giorno che aspettiamo da sempre. Con il sì trasversale delle forze politiche alla riduzione dei parlamentari il M5S fa la storia di questo Paese, scrivendo una stupenda pagina di democrazia. Dopo oltre trent'anni di promesse mancate il taglio dei deputati e dei senatori è realtà: inizia una nuova stagione politica, ora al centro ci sono i cittadini”, ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, garantendo “il massimo impegno per quella che sarà a tutti gli effetti una legislatura costituente, con l'obiettivo di avvicinare le istituzioni agli italiani mettendole al servizio del Paese”. “Le riforme possono rappresentare l'elemeto caratterizzante della maggioranza, a partire proprio da taglio dei parlamentari che dimostra concretamente la volontà di mettere il bene comune davanti alle poltrone. L'Italia non sarà più lo Stato con il maggior numero di rappresentanti direttamente eletti in Europa e, con 400 deputati e 200 senatori, migliorerà molto la qualità della rappresentanza – ha aggiunto Fraccaro -. Soprattutto, le Camere saranno in grado di rispondere meglio alle istanze del Paese garantendo più efficienza e produttività nel processo legislativo. Il M5S, nel decimo anniversario della sua fondazione, porta a compimento una sua battaglia storica ma con questa riforma epocale vincono i cittadini, che hanno chiesto e ottenuto un segno tangibile della capacità della politica di autoriformarsi. Ora – ha concluso Fraccaro – si può aprire una fase di rilancio delle istituzioni mettendo al banco gli interessi di parte per tornare ad avere come unico obiettivo il bene del nostro Paese”.