Al grande pubblico ĆØ noto prevalentemente per i suoi due bestseller piĆ¹ acclamati dai lettori e dalla critica:Ā La fattoria degli animaliĀ eĀ 1984.Ā Come sa chi, anche attraversoĀ In Terris,Ā ha seguito i reiterati e ricorrenti attacchi cristianofobici di un certo laicismo europeo contro la vita, la famiglia, la libertĆ educativaĀ e religiosa, le tentazioni egemoniche e totalizzanti non sono purtroppo una triste esclusiva dei regimi dittatoriali, ma si ammantano pure di politicamente corretto, di moda e di pensiero unico.
Ā Antidoto alla mentalitĆ liberticida
Un formidabile, sorprendente e provvidenziale vaccino contro la mentalitĆ liberticida che avvelena anche la cultura contemporanea ĆØ costituito dalla lettura delle opere erroneamente considerate minori di un gigante della letteratura contemporanea come George Orwell, pubblicate in Italia da Mondadori nella collana Oscar. E cioĆØ: Una boccata dāaria, Diari di guerra, La figlia del reverendo, FiorirĆ lāaspidistra, Giorni in Birmania, Letteratura palestra di libertĆ , Omaggio alla Catalogna, Senza un soldo a Parigi e a Londra, La strada di Wigan Pier, VeritĆ /menzogna.
Un autore scomodo
Il critico letterario Guido Bulla, che ha curato lāedizione italiana de La fattoria degli animaliĀ (tra le opere piĆ¹ celebri della narrativa del 900) evidenzia la fama di autore scomodo che ha accompagnato Orwell lungo tutta la sua vita a causa dell'ansia per la veritĆ , e dell'imparzialitĆ di giudizio che forniscono alle sue opere un cristallino carattere di denuncia. Durante la guerra civile in Spagna, lo scrittore maturĆ² il suo irrinunciabile spirito critico nei confronti del marxismo che lo portĆ² a scontrarsi con i gregari asserviti al culto liberticida per la Russia comunista. Lāinsistenza con cui Orwell si scagliĆ² contro il regime sovietico e il socialismo reale hanno avuto come cardini la giustizia e la libertĆ . Il materialismo storico dei comunisti trova catastrofica rappresentazione nel capolavoro ā1984ā. Gli Stati totalitari contrastano con il senso di decoro che per tutta la vita contraddistinse la contrarietĆ dello scrittore per lāalienazione incombente e per gli effetti disumanizzanti del falso progresso. Solo alla conservazione della memoria e al senso di continuitĆ con il passato vengono attribuiti valori di tradizionale soliditĆ in opposizione alle spettrali cattedrali del Leviatano totalitario. Nella fattoria degli animali tutti sono uguali ma alcuni sono piĆ¹ uguali degli altri. La classe dei burocrati, efficacemente raffigurata nei maiali si impone sugli altri animali attraverso lāastuzia, la cupidigia e la prepotenza. Orwell indirizza la sua impareggiabile satira contro il totalitarismo che spaccia la falsa uguaglianza per un nuovo ordine sociale. Non a caso solo con il crollo del comunismo in Russia il romanzo di Orwell ĆØ stato tolto dallāindice dei libri proibiti. Lo scrittore, come sottolinea Guido Bulla, dalla rivoluzione tradita e sacrificata alle direttive della politica staliniana in Catalogna, alimenta un'inestinguibile avversione per il totalitarismo e la campagna di menzogna scatenata dai comunisti attraverso i mezzi di informazione contro le altre forze politiche.
La corruzione del linguaggio e lāannullamento dellāidentitĆ individuale
La falsificazione e la perdita di memoria storica favoriscono la corruzione del linguaggio e lāannullamento dellāidentitĆ individuale. Il comunismo sovietico ĆØ chiaramente effigiato nella raggelante descrizione di una futura societĆ sopravvissuta a due guerre mondiali e allāolocausto atomico in forma di parabola apocalittica. A rendere credibile la testimonianza intellettualmente coerente di George Orwell ĆØ la sua biografia. Figlio di un funzionario dellāamministrazione britannica in India, conobbe e disprezzĆ² lāarroganza imperialista e la volontĆ repressiva della sua origine nazionale fino a esplorare le mendaci raffigurazioni mondialiste di un ceto intellettuale inglese nel quale mai si riconobbe nonostante gli studi nei piĆ¹ esclusivi college britannici. Ed ĆØ per questo senso di sradicamento che decise di seguire le orme paterne e di arruolarsi nella polizia imperiale in Birmania, vergognandosi poi per il traumatico impatto con la realtĆ delle sistematiche violazioni delle piĆ¹ basilari libertĆ individuali perpetrate dal colonialismo dei suoi connazionali. āLa sua denuncia degli opposti totalitarismi lo vide inviso alla destra e alla sinistra e spesso strumentalizzato da entrambeā.
Il conformismo comunista
Un passaggio della fattoria degli animali ĆØ sintomatico: stanchi dei soprusi, decidono di ribellarsi agli umani e cacciano il proprietario, salvo poi ritrovarsi schiavi di un ben peggiore despota, sotto le forme odiose di una burocrazia vorace, ignorante invidiosa e contraria ad ogni meritocrazia. La miglior descrizione del conformismo comunista che permea ogni aspetto liberticida e totalitario di qualunque societĆ , anche della nostra che a parole dovrebbe essersi affrancata da tempo dai veleni culturali e di mentalitĆ del socialismo reale e di ogni dittatura del pensiero e della condotta pubblica e privata. Purtroppo le campagne laiciste contro il crocifisso, la difesa della vita e della famiglia dimostrano che lāallerta lanciata da Orwell settantāanni fa ĆØ piĆ¹ che mai attuale. Oggi chi vuole impedire alla tradizione di rinnovarsi e di esprimersi attraverso la libertĆ religiosa e i valori insiti nellāanimo umano, lo fa in genere appellandosi a una falsa modernitĆ e a un fasullo liberismo che nascondono in realtĆ le ultime propaggini del totalitarismo liberticida contro il quale George Orwell ha messo in guardia lāumanitĆ , pagandone tutte le conseguenze che il conformismo dispotico impone alle persone realmente valide e intellettualmente oneste.
Lāappiattimento totalitario
Lāappiattimento totalitario nel modo di pensare e agire si esplicita nella societĆ contemporanea, per esempio, calpestando la validitĆ di valori universali millenari in ragione di motivazioni ignobili come: āormai fanno tutti cosƬā e calpestando i meriti e le coerenti fedeltĆ valoriali che per secoli hanno assicurato la corretta trasmissione di moralitĆ e conoscenza da una generazione allāaltra. Il futuro ha un cuore antico, vuole dirci il grande Orwell, diffidate perciĆ² da chi vi inganna spacciando per novitĆ di questa epoca quelle che sono diaboliche mediocritĆ e convenienze dei despoti e dei vili mistificatori di ogni stagione storica.