Un progetto ambizioso quello del team guidato da Matthias Roder del Karajan Institute di Salisburgo, ma non impossibile: far rivivere il genio musicale di Ludwig van Beethoven e completare con lo stesso stile la decima sinfonia, rimasta incompiuta alla morte compositore tedesco nel 1827, grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale (Ai). I programmatori e musicologi al lavoro sul sistema di intelligenza artificiale ammettono che all'inizio il 'cervellone' produceva brani troppo meccanici e ripetitivi, ma nelle ultime settimane avrebbe fatto notevoli passi avanti. Benché i primi risultati non siano troppo convincenti, i ricercatori sono ottimisti e assicurano che sono solo una bozza di quello che verrà preparato per le grandi celebrazioni previste a Bonn per i 250 anni dalla nascita del maestro, nato a Bonn il 16 dicembre 1770.
La X sinfonia
“Non è possibile riprodurre esattamente la qualità del genio, soprattutto quando si parla dell'ultimo periodo di Beethoven”, spiega Christine Siegert, della Beethoven Haus di Bonn, all'emittente pubblica tedesca Deutsche Welle. “Credo che l'obiettivo del progetto debba essere quello di integrare i frammenti musicali esistenti in un flusso musicale coerente. E' un'impresa difficile e, se il progetto riuscirà a farlo, sarà un grande risultato”. Della decima sinfonia, iniziata alla fine dell'estate 1826, mentre completava il suo ultimo quartetto n. 16, ci sono giunti sino a noi alcuni schizzi. E' però indubbio che l'utilizzo dell'Ai stia facendo passi da gigante anche in campo musicale. Simili esperimenti sono infatti stati già condotti in passato con le musiche di altri celebri compositori, come Bach, Mahler e Schubert. Ora manca solo il maestro tedesco.