Una ragazzina di 14 anni è deceduta nel reparto di rianimazione dell'ospedale civile di Sassari per una meningoencefalite batterica, non meningococcica. La giovane, come riportano i quotidiani sardi, è stata ricoverata domenica 29 nella struttura che fa parte dell'Aou sassarese e le sue condizioni si sono aggravate nei giorni scorsi sino alla morte avvenuta ieri, 1 gennaio, in tarda sera. Non essendo una forma di meningite riconducibile ad un virus – quindi non contagiosa – le autorità sanitarie non hanno attivato i protocolli di profilassi. Stretto il riserbo attorno ai familiari. Viene definita “meningite” una malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva, caratterizzata dall'infiammazione delle meningi (le membrane protettive che ricoprono l'encefalo e il midollo spinale). Qualora l'infiammazione coinvolga anche il parenchima cerebrale, si definisce meningoencefalite. Rappresenta la più frequente sindrome infettiva del sistema nervoso centrale e può essere causata da batteri, virus o altri microrganismi.
Il precedente
Il giorno prima della tragedia di Sassari, una donna di 36 anni residente a Cornigliano è morta di meningite nella notte dell'ultimo dell'anno al pronto soccorso dell’ospedale san Martino. La 36ennie, originaria dell'Ecuador ma residente da tempo nel quartiere di Cornigliano, si era presentata al pronto soccorso intorno alle 23:30 del 31 dicembre, poco prima che la situazione degenerasse e ne fosse dichiarato il decesso. Al momento, riportano fonti sanitarie, sono ancora in corso gli accertamenti, ma l'ipotesi dei medici di infettivologia è che la giovane sia deceduta a causa di sepsi da meningococco, un’infezione dal decorso rapidissimo e dai sintomi molto simili a quelli dell’influenza che nella maggior parte dei casi risulta letale per chi viene colpito. Intanto, per precauzione, tutti i parenti della 36enne sono stati sottoposti a profilassi antibiotica, come da protocollo, poiché la sepsi è infettiva.