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Coronavirus, l'Oms mette in guardia sui contagi all'estero

Stiamo registrando un periodo di stabilità di quattro giorni – aveva detto l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in merito alla diffusione del coronavirus in Cina -, in cui il numero di casi segnalati non è aumentato. Questa è una buona notizia e potrebbe riflettere l'impatto delle misure di controllo che sono state messe in atto”. Al momento, però, è la stessa Oms a ridefinire i lineamenti dell'allerta generale, indicando i casi finora riscontrati di coronavirus come “la puntadell'iceberg” della diffusione che, come confermato, è avvenuta da persone che non hanno viaggiato di recente in Cina. E' il direttore generale dell'Organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che riferisce anche di “una missione di esperti internazionali” volati in Cina per supportare il coordinamento dell'emergenza.

Il nuovo bilancio

Al momento, i numeri parlano di oltre 40 mila persone infettate e di un bilancio complessivo di 908 morti. E Ghebreyesus non esclude che possa esserci un'accelerazione della diffusione, finora più rapida in Cina che all'estero (350 infezioni totali, ripartite in 30 Paesi e con due vittime, una a Hong Kong, l'altra nelle Filippine): “l contenimento resta il nostro obiettivo, ma tutti i Paesi devono usare la finestra dell'opportunità creata dalla strategia di contenimento per prepararsi al possibile arrivo del virus”. Nel frattempo, salgono a 130 i contagi riscontrati sulla nave da crociera Diamond Princess, attualmente al largo di Yokohama, dove nelle ultime ore sono stati segnalati ulteriori 60 casi. A bordo ci sono circa 3700 persone, tra passeggeri ed equipaggio.

La situazione in Italia

Il personale sanitario dello Spallanzani ha intanto fornito un nuovo bollettino medico sui casi trattati nell'ospedale, dichiarando che “i bambini provenienti dalla Città Militare della Cecchignola”, sottoposti ieri a dei controlli in via precauzionale, “sono senza febbre e in buone condizioni generali. Il primo test è risultato negativo per la ricerca del nuovo coronavirus”. Nel frattempo, viene rilasciato un aggiornamento anche sui pazienti finora esaminati: “Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 53 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 38 risultati negativi al test, sono stati dimessi“.  Al momento, ci sono “quindici pazienti tuttora ricoverati, 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), 10 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato, 2 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici”. Riguardo all'Italia, la Cina ha alzato i toni sul piano diplomatico auspicando, tramite il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Geng Shuang, che il nostro Paese proceda a una valutazione “obiettiva, razionale e fondata sulla scienza” dell'epidemia di coronavirus, senza prendere misure eccessive.

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