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mercoledรฌ 19 Febbraio 2025

Il ripudio della guerra nel magistero di Francesco. Testimonianza

La pace attraverso il diritto nel magistero di Jorge Mario Bergoglio: l'analisi di Domenico Gallo, presidente di sezione emerito della Corte di Cassazione

Il no alla guerra e la ricerca continua del dialogo costituiscono lโ€™epicentro del Magistero di pace di papa Francesco. Il magistrato Domenico Gallo รจ stato presidente di sezione della Corte di cassazione. Da sempre impegnato nel mondo dellโ€™associazionismo e del movimento per la pace, รจ stato senatore della Repubblica per una legislatura ed รจ componente del comitato esecutivo del Coordinamento per la democrazia costituzionale. Tra i suoi libri โ€œDa sudditi a cittadini. Il percorso della democraziaโ€ (Edizioni Gruppo Abele), โ€œVentisei Madonne Nereโ€ (Edizioni Delta tre) e โ€œIl mondo che verrร โ€ (edizioni Delta tre). Una significativa testimonianza sul ripudio della guerra attraverso il diritto secondo il pontificato di Jorge Mario Bergoglio. โ€œI principi dellโ€™ordine pubblico internazionale sono posti a base della fondazione dellโ€™Onu e della Dichiarazione universale dei diritti umani. Eppure nellโ€™attuale epoca storica sono degradati fino al punto di restaurare la guerra come strumento ordinario al servizio della politica- spiega Domenico Gallo, presidente di sezione emerito della Corte di Cassazione-. Sono stati rinnegati i processi di distensione e collaborazione internazionale, che avevano avuto il loro culmine nellโ€™indimenticabile 1989. Ai processi di disarmo รจ stata sostituita una forsennata corsa agli armamenti, anche nucleari. Fino al punto che le lancette del Doomsday Clock (lโ€™orologio dellโ€™apocalisse) sono state spostate a soli 90 secondi dalla mezzanotte, mentre nel 1991 le lancette indicavano 17 minutiโ€. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha appena dichiarato che i membri della Nato devono prepararsi a un possibile scontro con la Russia che potrebbe durare decenni. E ha definito, per la prima volta la Nato โ€œunโ€™Alleanza nucleareโ€.

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Foto di Nico Smit su Unsplash

No alla guerra

Il Papa richiama la storia degli ultimi settantโ€™anni. โ€œLe guerre regionali non sono mai mancateโ€“ sostiene Jorge Mario Bergoglio-. Per questo ho detto che eravamo nella terza guerra mondiale a pezzetti, un poโ€™ dappertutto. Fino ad arrivare a questa, che ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero. Ma il problema di base รจ lo stesso. Si continua a governare il mondo come uno โ€˜scacchiereโ€™, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri. La vera risposta, dunque, non sono altre armi, altre sanzioni. Io mi sono vergognato quando ho letto che non so, un gruppo di Stati si sono impegnati a spendere il due per cento, del Pil nellโ€™acquisto di armi, come
risposta a questo che sta succedendo adesso. La pazzia!โ€. Ribadisce il Pontefice: โ€œLa vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma unโ€™altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo ormai globalizzato โ€“ non facendo vedere i denti, come adesso โ€“, un modo diverso di impostare le relazioni internazionali. Il modello della cura รจ giร  in atto, grazie a Dio, ma purtroppo รจ ancora sottomesso a quello del potere economico-tecnocratico-militareโ€.

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Foto di Edgar Winkler da Pixabay

Tetto di cristallo

Intanto il presidente serbo Aleksandar Vucic in una drammatica intervista al settimanale svizzero Weltwoche, paventa che โ€œci restano solo tre o quattro mesi prima della catastrofeโ€. in questโ€™epoca drammatica il Pontefice, secondo Gallo, si affaccia alla Storia come lโ€™unico leader politico a livello mondiale che si oppone alla catastrofe. E lo fa rivendicando le ragioni del diritto, di quel patrimonio morale che aveva fatto balenare, dalle tenebre della Seconda guerra mondiale, la visione di unโ€™umanitร  liberata per sempre. Dal ricatto della violenza. Dal flagello delle guerre e degli olocausti. โ€œAl di lร  dellโ€™aspetto religioso, sotto il profilo politico la sua figura si staglia nella Storia come Defensor iuris humanitatis โ€“ sottolinea il magistrato-. Ci voleva il Papa per rompere il tetto di cristallo delle รฉlite politiche europee, che hanno nascosto sotto la sabbia la parola negoziato e hanno cancellato persino il dubbio che la politica dovesse spendersi per la pace, invece di alimentare la guerra e impiantare nuovi cimiteri. Di fronte allโ€™impazzimento collettivo della politica, le parole di realismo e di umanitร  del Papa rompono un tabรน, aprono uno squarcio nella tela di menzogne, di irresponsabilitร  e di fanatismo con la quale tutti i principali attori politici cercano di nascondere la realtร  di una tragedia che si consuma sotto i nostri occhi e che noi stessi continuiamo ad alimentare. Proseguire la guerra in Ucraina รจ unโ€™inutile strageโ€.

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archivio Image / Cronaca

Magistero no-war

Francesco si rende conto che dal ripudio della guerra, concepita realisticamente dalla Carta dellโ€™Onu come un flagello per lโ€™umanitร , deriva lโ€™inammissibilitร  delle armi di sterminio di massa, specialmente le armi nucleari. โ€œLa strada per liberarsi delle armi nucleari passa attraverso il diritto- afferma Domenico Gallo-. Il disfavore dellโ€™opinione pubblica verso le armi nucleari ha portato piรน volte lโ€™assemblea generale delle Nazioni Unite a dichiarare che lโ€™uso delle armi nucleari rappresenterebbe una violazione della Carta dellโ€™Onu ed un crimine contro lโ€™umanitร , fino ad arrivare ad una Risoluzione, approvata il 15 dicembre 1994, con la quale lโ€™Assemblea Generale ha interpellato la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) richiedendo un parere consultivo sulla liceitร  delle armi nucleari. Nel giudizio che si รจ svolto innanzi alla Corte dellโ€™Aja, tutti gli Stati membri della Nato, compresa lโ€™Italia, sono intervenuti chiedendo di rigettare la richiesta, assumendo che la questione non poteva essere giudicata dal dirittoโ€œ. La CIG si รจ pronunciata con una sentenza con la quale ha respinto decisamente la tesi che voleva relegare la questione dellโ€™uso delle armi nucleari al di fuori del perimetro del diritto confinandola nel campo delle โ€œpolitical questionโ€. Ed ha proclamato che, nella generalitร  dei casi, lโ€™uso delle armi nucleari รจ illegale perchรฉ inconciliabile con il diritto bellico umanitario. La battaglia per la messa al bando delle armi nucleari รจ proseguita in sede Onu, fino ad arrivare ad una storica risoluzione.

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Foto di Mohammed Ibrahim su Unsplash

Ordine internazionale

Prosegue Domenico Gallo: โ€œรˆ un dato di fatto che il progetto di ordine internazionale, preannunciato dalla Carta Atlantica (14 agosto 1941), partorito con la Carta
delle Nazioni Unite (26 giugno 1945) e fondato sulla Dichiarazione Universale dei diritti dellโ€™uomo (10 dicembre 1948), non si รจ mai completamente realizzato. E adesso sta attraversando una crisi profonda che ne mette in dubbio persino lโ€™esistenza giuridica dei suoi assiomi principali. Lโ€™ordine internazionale prefigurato dalla Carta Onu in qualche modo raccoglieva la sfida del perseguimento di una pace stabile ed universale fra le Nazioni da realizzarsi attraverso il diritto. Sulla falsariga dellโ€™insegnamento di Hans Kelsen in โ€œPeace through Lawโ€. La novitร  principale del nuovo diritto internazionale post-bellico consisteva nella messa al bando della guerra, stabilita categoricamente dallโ€™articolo 2,comma 4, della Carta di San Francisco. โ€œI membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dallโ€™uso della forza, sia contro lโ€™integritร  territoriale o lโ€™indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Uniteโ€œ. Continua il presidente di sezione emerito della Corte di Cassazione: โ€œLa Carta delle Nazioni unite non ha messo la guerra fuori dalla Storia (non avrebbe potuto), ma lโ€™ha messa fuori dal diritto. Espungendo dalle prerogative della sovranitร  lo ius ad bellum, o quanto meno degradandolo. Si รจ trattato di una scelta politica che ha cambiato la natura del diritto realizzando la fusione fra la tecnica giuridica ed unโ€™istanza etica di valore universale. Continua La Dichiarazione universale dei diritti dellโ€™uomo ha completato questo processo attraverso lโ€™inserimento nel diritto internazionale di una tavola di valori che mette al centro la dignitร  di ogni essere umano, in questo modo ponendo le basi internazionali dei diritti umaniโ€.

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Foto di Dmytro Tolokonov su Unsplash

Stop alla guerra

Questa, evidenzia Domenico Gallo, รจ stata la vera lezione positiva che lโ€™umanitร  ha tratto uscendo dalla notte della Seconda guerra mondiale, la gloria del Novecento (come scriveva Italo Mancini), il patrimonio morale che lโ€™Occidente (compresi i Paesi socialisti) ha costruito per lโ€™umanitร  intera. Il 26 dicembre 2016 รจ stata convocata una Conferenza internazionale finalizzata a negoziare uno strumento giuridicamente vincolante sulla proibizione delle armi nucleari. La Conferenza, ricorda il giurista su Costituzionalismo.it, ha concluso i suoi lavori adottando il testo di un Trattato per la messa al bando e la totale eliminazione delle armi nucleari. Il Trattato รจ stato approvato da 122 paesi (quasi due terzi dei membri dellโ€™ONU) il 7 luglio 2017 ed รจ entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Inutile dire che i Paesi membri della NATO hanno cercato di boicottare i lavori della Conferenza internazionale rifiutandosi perfino di parteciparvi (salvo lโ€™Olanda, inviata come osservatore). Papa Francesco ha assunto la battaglia per la messa al bando, nellโ€™ordinamento politico, delle armi nucleari come un impegno centrale del suo magistero. Il 23 marzo 2017 il Pontefice ha inviato un messaggio di sostegno e di incoraggiamento ai lavori della Conferenza .โ€Desidero incoraggiarvi a lavorare con determinazione per promuovere le condizioni necessarie per un mondo senza armi nucleariโ€. Occorre impegnarsi per un mondo senza armi nucleari applicando pienamente il trattato di non proliferazione nella lettera e nello spirito, verso una totale proibizione di questi strumenti. Nellโ€™udienza generale del 10 marzo del 2021, il Papa รจ ritornato sulla disumanitร  della guerra. โ€œLa guerra รจ il mostro che, col passare delle epoche, si trasforma e continua a divorare lโ€™umanitร . Ma la risposta alla guerra non รจ unโ€™altra guerra, la
risposta alle armi non sono altre armi. La risposta non รจ la guerra ma la fraternitร . Questa รจ la sfida per lโ€™Iraq, ma non solo: รจ la sfida per tante regioni di conflitto, e in definitiva รจ la sfida per il mondo intero: la fraternitร โ€, insegna Francesco.

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