Musetti nella storia

Lorenzo batte il canadese Auger-Aliassime (6-4. 1-6, 6-3) e conquista la medaglia di bronzo olimpica

Foto di hansmarkutt da Pixabay

Una prova maiuscola per Lorenzo Musetti che voleva riscattare la sconfitta in semifinale contro Djokovic e c’è riuscito alla grande. E’ la diciannovesima medaglia conquista dall’Italia a Parigi (6 d’oro, 8 d’argento e 5 di bronzo).

Tempra

Missione compiuta, grazie alla vittoria sul canadese Auger-Aliassame al termine di un match aspro, che il carrarese ha vinto con la tempra che gli è sempre stata riconosciuta. Dopo il 6-4 nel primo set, l’azzurro ha faticato nel secondo vinto forse con troppa facilità dal canadese. Non c’è stata invece storia nel terzo, decisivo set, con Musetti che ha messo subito due giochi di vantaggio, fino a chiudere con irrisoria facilità. Una medaglia storica, meravigliosamente bella per l’atleta toscano  pronto a sbocciare. Non è arrivato a Parigi tra i favoriti, ma il ruolo se l’è ritagliato strada facendo.

Volano Italvolley e Settebello

Facile successo della formazione maschile di pallavolo che ha battuto per 3-1 la Polonia (25-15, 25-18, 24-26, 25-20) e adesso è attesa dal Giappone ai quarti di finale del torneo olimpico maschile. Ok anche il Settebello di Sandro Campagna che ha travolto la Romania per 18-7 nel quarto impegno del girone eliminatorio, con gli azzurri sempre vittoriosi. Una giornata particolare per il commissario tecnico azzurro che stasera ha festeggiato le 500 panchine alla guida della Nazionale.

Delusione Quadarella e Fabbri

Ce l’ha messa tutta Simona Quadarella nella finale degli 800 stile, ma alla fine è arrivata solo ai piedi del podio nella gara vinta dall’americana Ledecky che ha concesso il bis dopo il trionfo nei 1500. Quadarella ha lottato come una leonessa in vasca, ma la romana non è andata oltre il quarto posto che però vale il nuovo record italiano con 8’14’55. Deluso anche Leonardo Fabbri nel lancio del peso, anch’egli si è dovuto accontentare del quinto posto, condizionato però dal primo lancio nullo che ne ha frenato le ambizioni. Gara giocata sotto la pioggia, con la pedana di lancio bagnata (in molti sono scivolati al momento del tiro), con l’azzurro in lacrime per quel che poteva essere (voleva l’argento) ma purtroppo non è stato.

100 metri donne, favola Santa Lucia

Uno Stato piccolissimo che però a Saint Denis è diventato un gigante, grazie a Julien Alfred che ha dominato la finale dei 100 metri davanti alla favoritissima statunitense Richardson e alla connazionale Jefferson. Una vittoria storica, non scritta, che si è materializzata grazie alla straordinaria prova dell’atleta di Santa Lucia che ha ribadito a Parigi il titolo mondiale conquistato l’inverno scorso a Glasgow.