L’importanza di opporci alla crescente emarginazione dei più deboli

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La dichiarazione “Dignitas Infinita”, scritta dal Dicastero per la Dottrina della Fede e pubblicata lo scorso otto aprile, è un documento di grande importanza. Attraverso uno sguardo a 360 gradi sulla realtà del nostro tempo, dona una risposta globale e fraterna ai problemi che affliggono l’umanità intera attraverso una spiccata valorizzazione della dignità che, in ogni ambito della vita, deve essere tutelata. In particolare, il documento in oggetto, richiamando con grande lungimiranza e lucidità i capisaldi del pontificato di Papa Francesco, ci ricorda che “ogni essere umano, qualunque sia la condizione di vulnerabilità in cui viene a trovarsi, riceve la sua dignità per il fatto stesso che è voluto e amato da Dio” nonché di “favorire il più possibile una inclusione ed una partecipazione attiva alla vita sociale ed ecclesiale di tutti coloro che sono in qualche modo segnati da fragilità o disabilità”.

Questi richiami, in una società che sta evidenziando sempre di più l’emersione di nuove fragilità sociali, come gli anziani e le persone con disabilità sempre più sole, devono trovare una risposta concreta da parte di tutta la società civile. La prossimità a coloro che soffrono e la conditio sine qua non a cui, ognuno di noi ed in special modo l’associazionismo cattolico, si deve ispirare. È necessario partire dalla presa in carico di chi ha una fragilità, permettendo loro, ove possibile, di vivere nelle proprie case e vicino ai loro affetti più cari.

Acli Colf, per questo motivo, ogni giorno, è impegnata senza riserve sul versante della formazione degli assistenti familiari, che devono saper assicurare un’assistenza di assoluta qualità in grado di mettere sempre al centro la persona e il soddisfacimento dei suoi bisogni quotidiani. Tutto ciò, inoltre, lo si può fare contrastando, con la forza del bene e della fraternità quella che, il Santo Padre, ha definito “cultura dello scarto”. Il nostro dovere morale, da cui non possiamo in alcun modo abdicare, è quello di opporci alla crescente emarginazione dei più deboli, garantendo il rispetto della dignità in ogni momento della loro vita.