Atene si tinge di arancione: i motivi

I principali monumenti della capitale greca sono stati inghiottiti dalla polvere africana mentre l'intera città veniva avvolta da una foschia arancione quasi "marziana"

Atene. Foto di Constantinos Kollias su Unsplash

Un’Atene insolitamente arancione ha accolto turisti e cittadini presi alla sprovvista. La capitale greca e diverse regioni del Paese sono state ricoperte da uno spesso strato di polvere del Sahara che ha “tinto” l’aria, strade e monumento di arancione donando un’atmosfera quasi marziana. “Atene si è trasformata nel pianeta di Marte” è infatti uno dei tanti commenti che si leggono sui social.

Atene si tinge di arancione per tempesta di sabbia del Sahara

“Atene si è trasformata nel pianeta di Marte” e “tra poco sul Partenone spunteranno i dromedari”: sono questi alcuni dei commenti che spopolano sui social greci, da quando nel pomeriggio di ieri la capitale e diverse regioni del Paese sono state ricoperte da uno spesso strato di polvere del Sahara, a seguito di uno dei peggiori episodi di questo genere che hanno interessato il Paese dal 2018. Dalle colonne di marmo del Partenone, all’antica agorà romana, i principali monumenti della capitale sono stati inghiottiti dalla polvere africana portata dai venti che soffiavano da sud, mentre l’intera città veniva avvolta da una foschia arancione che ha ricordato a molti abitanti scenari dal sapore apocalittico.

I più curiosi sono rimasti affacciati ai balconi a osservare il cielo sparire sotto uno spesso strato arancione di sabbia, mentre gli abitanti più cauti si sono barricati in casa seguendo le raccomandazioni degli pneumologi trasmesse dalle televisioni.

I pericoli per la salute

Le concentrazioni di sabbia nell’aria, infatti, da un lato riducono la luce del sole e la visibilità, e dall’altra contribuiscono a aumentare il livello delle particelle inquinanti, comportando rischi per la salute delle persone più vulnerabili e affette da malattie respiratorie. “Si tratta di un fenomeno particolare, dovuto alle concentrazioni di polvere africana e alle particolari condizioni climatiche che hanno prevalso sull’Attica: i venti meridionali che trasportavano la polvere africana si sono incontrati con correnti più fredde provenienti da nord, facendo sì che la polvere salisse con l’aria calda a altezze maggiori, fino a due chilometri, e vi rimanesse. Sulle particelle di polvere si sono riflessi i raggi solari che hanno restituito questa tonalità rossa”, ha spiegato a Kathimerini Nikos Michalopoulos, direttore della ricerca dell’Osservatorio nazionale di Atene. La Grecia era già stata avvolta da nubi di polvere del Sahara alla fine dello scorso marzo e all’inizio di aprile. Il fenomeno iniziato ieri ha iniziato a diradarsi oggi: secondo le previsioni metereologiche, i venti stanno ora spingendo la polvere africana a est.

Fonte: Ansa